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Il Vescovo di Padova si dimette

Ha retto diocesi per oltre 25 anni

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Il Vescovo di Padova si dimette

PADOVA, 7 FEB - Il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo (foto di Alessandro Tiene), che compirà il 20 aprile 75 anni, ha annunciato oggi le sue 'dimissioni', che avverranno il 18 giugno prossimo, festa di san Gregorio Barbarigo. Lo ha fatto in occasione dell'incontro che raduna annualmente gli organismi diocesani.

"È giunto il momento - ha comunicato il vescovo Mattiazzo - che io sciolga le vele, scriveva San Paolo a Timoteo guardando al suo immediato futuro. Anch'io vedo ormai avvicinarsi il 20 aprile, giorno in cui compirò, a Dio piacendo, 75 anni. La norma della Chiesa stabilisce che al compimento di 75 anni il Vescovo, come pure il parroco, presenti al rispettivo Superiore le proprie dimissioni dall'incarico ricevuto. Per diventare effettive esse tuttavia devono essere accettate dal Superiore, nel mio caso, dal Papa".

Dopo aver indicato l'iter seguito fino all'accettazione della proposta da parte del pontefice, mons. Mattiazzo ha spiegato le ragioni del suo gesto, dopo 25 anni alla guida della diocesi patavina. "Pur godendo ancora di buona salute, non mi ritengo - ha detto tra l'altro - per nulla necessario e attaccato al posto; penso, anzi, che sia meglio un cambio affidato ad un Vescovo più giovane e certamente migliore di me. È risaputo che al compimento dei 75 anni si danno le dimissioni, e questo determina una situazione in cui non si ha più la stabilità di prima, mentre la naturale curiosità umana induce alle previsioni su chi sarà il successore. Si produce in tal modo un clima fluido di incertezza, che è meglio evitare.

Il mio successore dovrebbe essere nominato a fine giugno, potendo così fare l'ingresso all'inizio del nuovo anno pastorale, senza lasciare la Diocesi priva di Vescovo per un lungo periodo. Il Nunzio Apostolico ha già cominciato le consultazioni previste per la nomina del nuovo Vescovo. Gli ho fatto pervenire una relazione sullo stato della Diocesi nei suoi vari aspetti in modo da individuare la persona più idonea. Egli inoltre ha chiesto ai Vescovi del Triveneto e a vari sacerdoti di suggerire dei nomi di candidati e presenterà quindi alla Congregazione dei Vescovi una terna di nomi che saranno valutati. A conclusione di questo iter sarà il Papa a decidere il nome del Vescovo. Ricordo a chi ha già il candidato pronto, che quando io sono stato nominato, furono fatti moltissimi nomi, tranne il mio".

 



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