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16 aprile 2024

Montebelluna

Vertice in municipio sugli odori della Fonderia

Parte una campagna di verifica sui fumi concordata tra proprietà e Provincia - Replica del sindaco a Zanoni

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Fonderie Corrà di Montebelluna

MONTEBELLUNA – Questa mattina c’erano proprio tutti al meeting organizzato dal sindaco Marzio Favero per affrontare il problema degli odori percepiti dalla cittadinanza nella zona della Fonderia Corrà di Montebelluna. “Il sindaco Favero ha introdotto i lavori riassumendo il quadro della situazione rappresentando le lamentele che persistono da parte dei cittadini per il frequente ripetersi frequenti degli odori provenienti dalla Fonderia che talvolta costringono i residenti a tenere le porte e le finestre delle abitazioni chiuse”: si legge in una nota della Municipalità.

A presenziare: il vicesindaco, Elzo Severin, il dirigente del Settore Gestione e Governo del territorio, Pier Antonio De Rovere, il Comandante della Polizia locale, Stefano Milani, i tecnici dell’Ufficio Ecologia, Lodovico Mazzero e Tiziano Zamprogno, la consigliera provinciale, Marianella Tormena, i titolari della Fonderia Corrà ed i loro tecnici, il dottor Renato Ranieri e Giampietro Gazzola per l’Ulss 2, il dottor Franco Andolfato dell’Arpav, il presidente del comitato civico di Guarda, Fabio Garofalo, e il presidente del Comitato Aria pulita Mattia Dall’Onore assieme a Luciano Basso.

“I due presidenti dei Comitati hanno portato le loro testimonianze rispetto al disagio avvertito dai cittadini, che hanno trovato conferma anche nelle parole del Comandante della Polizia locale, Stefano Milani. Peraltro la Caserma della Polizia locale si trova in via Zecchinel, in un’area prossima alla Fonderia – prosegue la nota del Comune -. Durante il confronto si è creato un clima di disponibilità alla cooperazione per risolvere il problema in quanto da un lato si è riconosciuto il fatto che la ditta Corrà ha sostenuto investimenti importanti per eliminare le sostanze pericolose per la salute, e dall’altro la ditta ha riconosciuto la sussistenza del problema ed espresso la sua disponibilità a proseguire il percorso per arrivare anche alla riduzione del disagio sotto questo aspetto.

Al termine dell’incontro, il sindaco Marzio Favero, accompagnato dal Comandante della Polizia locale, Stefano Milani, i presidenti del Comitato civico di Guarda e del Comitato Aria Pulita, hanno fatto sopralluogo in Fonderia, guidati dai titolari Corrà e dai tecnici della ditta, dove hanno potuto prendere visione degli interventi effettuati e constatare il funzionamento degli impianti messi a dimora ed attualmente in funzione per assorbire e filtrare i fumi sia nell’area della fusione che nell’area della staffatura, nonché dell’attivazione del nuovo post-combustore installato di recente per ridurre le emissioni di benzene in uno dei camini principali dell’azienda”.

I risultati di questo vertice sono stati illustrati dello stesso sindaco informando che oltre a stabilire un accordo è emersa anche una novità: “E’ stato un incontro all’insegna della grande franchezza tra le parti. Si è riconosciuto l’impegno dell’azienda che ha sostenuto un investimento di 2,5 milioni di euro al fine di abbattere le sostanze inquinanti che sono per lo più inodori ma pericolose per la salute. L’indagine condotta dall’Arpav ha dimostrato che tutti i valori rientrano oggi ampiamente nella norma, tanto che non vi sono differenze con quelli registrati nel resto della città. Anche il camino che poneva problemi per i valori del benzene, è stato oggetto di intervento con la messa a dimora di un post-combustore.

Dall’altro lato, però, si è riconosciuto che persiste il problema per le sostanze odorigene e che il disagio patito dai residenti in certi giorni è davvero importante, tanto da costringere i residenti a tenere le porte e finestre di casa chiuse. Ed è in questo contesto che la ditta ci ha annunciato una novità importante, ovverosia che ha trovato un accordo con la Provincia grazie al quale, proprio in questi giorni, partirà una campagna importante, affidata ad una ditta specializzata, per condurre un’indagine in tutti i camini allo scopo di individuare i valori delle sostanze odorigene al fine di stabilirne le cause con l’obiettivo di arrivare a rimuoverle nei limiti del possibile. Si tratta di una verifica sui fumi che durerà per tutta l’estate e che si confida possa portare a delle soluzioni migliorative.

L’ulteriore accordo preso questa mattina con la ditta, per favorire il processo di individuazione della cause del disagio, è che la ditta stessa metterà a disposizione uno dei suoi per attivare un contatto diretto col Comandante della Polizia locale, con il responsabile dell’Ufficio Ambiente e coi presidenti dei due comitati in occasione del verificarsi dei fenomeni di disagio legati agli odori, in modo da avviare tempestivamente le procedure di verifica interne per comprendere se vi sono particolari fasi del processo produttivo che possono ingenerare emissioni in atmosfera di sostanze odorigene. Spero che l’intesa raggiunta questa mattina possa tradursi in una doppia opportunità: quella per i cittadini di poter vivere in condizioni migliori, e per la ditta – che non dimentichiamo dà lavoro a 140 persone – di poter operare in un contesto di maggior serenità”.


REPLICA DEL SINDACO A ZANONI

La questione Fonderia è stata, inoltre, oggetto proprio ieri di alcune dichiarazioni da parte del vicepresidente della Commissione regionale ambiente del Veneto, Andrea Zanoni. Esternazioni che oggi vengono commentate dal sindaco, Marzio Favero: “Come al solito Zanoni parla di cose di cui non è informato svilendo il tema serio della Fonderia in campagna elettorale partitica. Se proprio vuole uno scontro su questo terreno, allora gli ricordo che il PD non ha mai trattato la questione negli anni in cui ha governato la città. Invece le due amministrazioni della Lega, provinciale e comunale, hanno portato a casa un risultato importantissimo per la salute dei cittadini confrontandosi seriamente con la ditta Corrà, l’Arpav e l’Ulss.

Il risultato è che la ditta ha investito 2,5 milioni di euro per installare due impianti di aspirazione ed un post-combustore. La campagna di monitoraggio dell’Arpav ha evidenziato che le sostanze inquinanti rientrano ampiamente dentro la norma e la diossina è stata abbattuta di ben mille volte. Ed era questa la battaglia fondamentale per la tutela della salute. Lo ripetiamo, visto che le sostanze dannose sono per lo più inodori. Il dialogo è stato utilissimo ed ora stiamo proseguendo per risolvere l’altro problema che è quello degli odori, con una nuova indagine finalizzata ad individuare e risolvere le cause del problema.

Quanto all’ordine del giorno per avere una normativa adeguata, ricordo che è stato approvato dall’intero consiglio comunale, non solo da una parte, e che qui a Montebelluna oggi Lega e PD si confrontano correttamente. La mia preoccupazione è portare a casa i risultati per i cittadini e cercare di rendere compatibile la presenza nella stessa area di edifici di abitazioni civili e di un’attività produttiva. Ed è una sfida difficile rispetto alla quale nessuno degli attori coinvolti si sta tirando indietro nella consapevolezza che i cittadini hanno diritto a vivere tranquillamente ma che vi sono anche 140 posti di lavoro da salvaguardare. Spiace che un uomo di sinistra si dimentichi dei lavoratori che hanno le proprie famiglie da mandare avanti ed i figli da mantenere”.

 

 


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