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29 marzo 2024

Castelfranco

Verso la Cittadella della Musica: firmato accordo di finanziamento di 10 milioni di euro

Con la stipula del mutuo di 10 milioni di euro con Cassa Depositi e Prestiti parte la fase operativa del progetto per la nuova sede del Conservatorio Steffani, che sarà completata entro 5 anni.

| Leonardo Sernagiotto |

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Rendering nuovo Conservatorio

CASTELFRANCO - Si avvicina l’inizio dei lavori per la nuova sede dello storico Conservatorio “Agostino Steffani” di Castelfranco. Con la stipula del mutuo di 10 milioni di euro con Cassa Depositi e Prestiti, avvenuta il 10 marzo scorso a Roma, parte la fase operativa del progetto. «È un momento storico per la formazione musicale e per tutto il territorio» hanno affermato, dopo la firma, il presidente del Conservatorio Nicola Claudio e il direttore Stefano Canazza.

Il finanziamento concesso, interamente a carico dello Stato, servirà per restaurare l’intero complesso posizionato tra San Giacomo, chiostro dei Serviti, palazzo Riccati e palazzo Preti. Il Conservatorio, che utilizza ambienti in affitto da oltre 50 anni, troverà quindi una sede stabile e si trasformerà in una articolata Cittadella della musica. La nuova sede permetterà inoltre al Conservatorio di porsi a all’avanguardia per la sperimentazione tecnica anche in ambito acustico e sonoro. I tempi stimati per il completamento dell’opera sono calcolati in 5 anni.

La qualità del progetto complessivo, unita ad una prospettiva strategica che valorizza – in maniera efficace e sinergica – cultura, formazione ed economia territoriale, è stata la chiave per ottenere dal Ministero un finanziamento di entità straordinaria, ovvero il massimo dell’importo finanziabile, riconosciuto in questa misura soltanto al Conservatorio di Castelfranco e a quello di Pescara.

Sottolinea il presidente Claudio (al centro nella foto): «Un intervento che amplierà le possibilità e le potenzialità del Conservatorio, aprendolo maggiormente alle presenze internazionali di studenti e personalità del mondo della musica». Gli fa eco il direttore Canazza (a sinistra nella foto): «Dopo 53 anni finalmente avremo una sede. Premiato il lavoro che ci ha visti impegnati a vari livelli per anni, contrassegnati dal valore e dalla strategia nel far comprendere la nostra qualità e i nostri talenti».

Lo Steffani è uno dei pochi Conservatori in Italia a non avere sede in una città capoluogo di provincia o regione. Motivo di orgoglio cittadino, la nuova sede avrà ricadute positive per Castelfranco, come affermato dal sindaco Stefano Marcon: «Si tratta di una delle più importanti operazioni di edilizia culturale realizzate a Castelfranco. La collaborazione tra municipalità e Conservatorio si traduce in volano economico per la città».

 



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Leonardo Sernagiotto

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