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25 aprile 2024

Esteri

Venezuela, Europarlamento riconosce Guaidò

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Venezuela, Europarlamento riconosce Guaidò

Il Parlamento europeo ha riconosciuto, con una risoluzione non legislativa, Juan Guaidò come legittimo presidente ad interim del Venezuela, invitando i governi e le istituzioni Ue a fare lo stesso, chiedendo la convocazione di elezioni "libere e trasparenti". La risoluzione è stata approvata come anticipato stamani dal Ppe: è passata con 439 voti a favore, 104 contrari e 88 astensioni.

 

"Abbiamo fatto un grande passo nella nostra lotta per la democrazia", ha scritto Gauidò su Twitter ringraziando il Parlamento europeo "di riconoscere tutto lo sforzo che stiamo facendo con i venezuelani per ristabilire l'ordine costituzionale nel nostro Paese #EuropaConVenezuela". Gli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle e della Lega si sono astenuti. I deputati pentastellati, spiega il vicepresidente dell'Aula Fabio Massimo Castaldo (M5S), si sono astenuti "perché vogliamo un'Ue che sia fautrice del soft power e non dell'hard power" e non si può "in alcun modo andare ad avallare la volontà di forzare la mano".

 

Occorre "riprendere un processo che riunifichi il popolo venezuelano", evitando "che si degeneri verso la violenza e una potenziale guerra civile". Dicendosi "molto preoccupati dal punto di vista umanitario" per la crisi in Venezuela, credono "ci debbano essere nuove elezioni, con la massima garanzia di standard democratici e un ruolo forte dell'Ue" per verificarne la correttezza. Cinque Stelle in Italia passano per essere i difensori di Nicolas Maduro: "No - risponde - non siamo né pro Maduro né contro Maduro. Siamo per la democrazia, i diritti umani, lo Stato di diritto e ribadiamo che siamo per la mediazione. Non vogliamo soluzioni militari, non vogliamo ulteriori interventi, magari finalizzati" a tutelare "interessi inconfessabili", visto che il Venezuela "è molto ricco di petrolio, non è un Paese come gli altri".

 

Nel frattempo Juan Guaidò ha fatto sapere di aver avuto "incontri clandestini con membri delle forze armate e delle forze di sicurezza". In un intervento sul 'New York Times', il leader dell'opposizione venezuelana afferma che "la fine del sostegno dei militari a Maduro è fondamentale per consentire un cambiamento di governo; e la maggioranza di coloro che sono in servizio concordano che le recenti difficoltà del Paese sono insostenibili". Nell'articolo, Guaidò rivela anche che l'opposizione ha offerto un'amnistia ai militari, a patto che non si siano "resi colpevoli di crimini contro l'umanità".

 



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