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08 ottobre 2024

Nord-Est

Venezia, chiude l'inceneritore di Fusina

| Carlo De Bastiani |

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Venezia, chiude l'inceneritore di Fusina

VENEZIA - Chiudera' entro quest'anno l'inceneritore di rifiuti urbani di Fusina: l'annuncio e' stato dato dall'assessore comunale all'Ambiente di Venezia, Gianfranco Bettin, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l'amministratore delegato di Veritas, Andrea Razzini, e l'amministratore delegato di Ecoprogetto, Adriano Tolomei.

''La chiusura di questo impianto - ha spiegato Bettin - e' il frutto di un percorso virtuoso che da tempo l'Amministrazione ha intrapreso e che consiste nel ridurre a monte la produzione di rifiuti, raccoglierli in modo corretto per poi poterli riciclare o ricavarne energia, superando cosi' il vecchio sistema di smaltimento, basato sul conferimento alle discariche e sugli inceneritori, come quello di Fusina, che bruciano i rifiuti 'tal quali', cioe' senza trattamento".

"Grazie allo straordinario aumento della raccolta differenziata nel nostro territorio, registrato nel 2012 e in continua crescita anche quest'anno, e' finalmente possibile procedere ad una chiusura che evitera' l'emissione nell'atmosfera di 50mila tonnellate all'anno di Co2 - ha sottolineato - Un altro passo importante che si aggiunge agli ottimi risultati gia' raggiunti in termini di minor conferimento di rifiuti nelle discariche, che nel nostro territorio si attesta sotto il 5% del totale, contro un 50% a livello nazionale''.

Alla dismissione dell'impianto, aperto negli anni Novanta, si accompagnera' il ricollocamento lavorativo dei 22 dipendenti attualmente impiegati.

Nel 2012 la meta' delle 500mila tonnellate di rifiuti raccolti ogni anno da Veritas nella provincia di Venezia, come ha ricordato Razzini, sono infatti gia' materiali indirizzati al riciclo, e si prevede che tale percentuale aumentera' in futuro grazie alla sempre maggiore diffusione della raccolta differenziata nelle famiglie, senza la quale lo scorso anno le bollette di Veritas sarebbero costate ai cittadini 5 milioni di euro in piu'.

La quantita' di rifiuti urbani residui e' dunque destinata a diminuire; tali rifiuti, preventivamente trattati, saranno destinati all'impianto di Fusina, gestito dalla Ecoprogetti Venezia, per la produzione di Cdr, un combustibile ottenuto da quello che rimane dopo la raccolta differenziata di vetro, plastica, lattine, carta e cartone, pile e batterie, medicinali, frazione organica.

(Adnkronos)

 



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