Venerdì il primo consiglio comunale a Vedelago dopo la seduta andata deserta: “E’ bastata una mozione per far emergere una spaccatura”
Perin e i colleghi di minoranza hanno richiesto la convocazione di una nuova seduta consiliare per fare chiarezza

VEDELAGO – A Vedelago si torna in Consiglio Comunale venerdì prossimo dopo che l’ultima seduta si è concluso con una sala vuota, a causa dell'assenza dell'intera maggioranza. La situazione ha suscitato preoccupazione tra i cittadini, con un rischio crescente di immobilismo e divisioni interne all’amministrazione. Il sindaco non ha fornito spiegazioni in merito all’assenza, alimentando dubbi sulla capacità di governare la comunità di 17.000 abitanti. Il consigliere comunale di minoranza Marco Perin (nella foto) ha criticato duramente la scelta della maggioranza di non partecipare all'ultima seduta. "Amministrare un comune è una responsabilità seria", ha affermato Perin. "La scelta della maggioranza di disertare in blocco l’ultima seduta è una mossa puramente politica, che evidenzia quanto questa compagine sia fragile, poco coesa e inadeguata a governare Vedelago. È bastata una mozione per far emergere una spaccatura che si trascinava da tempo".
Secondo i membri della minoranza, la mancata partecipazione dei consiglieri di maggioranza sarebbe il riflesso di un’amministrazione più focalizzata sugli equilibri interni che sulle necessità del territorio e dei cittadini. La causa principale della divisione sarebbe una mozione presentata dalla minoranza, che chiedeva un impegno fermo dell’amministrazione per opporsi a nuove escavazioni nelle cave del territorio. "Evidentemente questa posizione non trova convergenza all’interno della maggioranza", ha osservato Perin. Per chiarire la situazione e per fare luce sul futuro dell’amministrazione di Vedelago, i consiglieri di minoranza hanno chiesto ufficialmente la convocazione di un nuovo consiglio comunale, che si terrà appunto venerdì. L’obiettivo è quello di ottenere una votazione specifica sulla fiducia all’amministrazione. Perin ha concluso: "Un sindaco senza una squadra non amministra. Non scegliere, significa fermarsi, chiudere le porte e isolare un comune intero".
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