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19 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Vendevano case "fantasma"in Egitto e a Dubai. A processo anche una donna di Pieve di Soligo

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PIEVE DI SOLIGO - Ville, appartamenti e villette in località turistiche di Egitto ed Emirati Arabi comprati a prezzi stracciati. Ma era tutta una finta, secondo le indagini della procura di Firenze e della guardia di finanza. Progetti e costruzioni - mai realizzate e rimaste sulla carta - proposti da un gruppo di mediatori in luoghi di vacanza esotici furono una sceneggiata per intascare robusti acconti.

 

Così ora, al termine dell'udienza preliminare, il giudice Anna Liguori ha rinviato a processo otto persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata a compiere truffe immobiliari. Individuate 66 persone truffate, mentre dai riscontri della GdF risultano profitti illeciti per un totale di circa 3,8 milioni di euro relativi all'acquisto di 86 unità immobiliari di vario tipo e metratura, trattate su carta in vari momenti.

 

Nelle parole dei proponenti dovevano sorgere a Marsa Alam e Marsa Matrouh, villaggi sul Mar Rosso, e a Dubai, negli Emirati. Prima udienza del processo davanti al tribunale di Firenze l'11 settembre 2018. I fatti accertati, invece, partono vanno dal 2008 e proseguono per gli anni successivi fino oltre il 2011.

 

Secondo le indagini, l'organizzazione era capeggiata e promossa da R. M., 52 anni, originario di Torino ma abitante in Svizzera, il quale insieme a un altro imputato, T.M., 50 anni di Verona, avrebbe tenuto le fila di alcune società 'schermo' aperte in Gran Bretagna, Svizzera e Italia, usate come collettori per i denari raccolti fra la clientela.

 

Ai vertici del sodalizio anche lo svizzero di Berna, B.G., 47 anni, che per gli inquirenti era, anche lui, tra gli organizzatori del sodalizio dedito alle truffe: suo compito sarebbe stato di concordare segretamente con i complici l'apparente attività di vendita a favore in modo da attirare i pagamenti, anche parziali. I clienti erano avvicinati e informati dello stato di 'avanzamento' delle pratiche e dei lavori con appositi incontri.

 

Alcuni meeting si sono tenuti in location esclusive di Firenze, come lo Sporting Club Ugolino, l'Hotel Villa degli Olmi e l'Hotel Michelangelo, strutture ignare, come i clienti truffati, della finalità di questi incontri commerciali. Ogni complice dell'organizzazione, sostiene sempre l'accusa, aveva ruoli specifici.

 

Tra gli imputati ci sono anche gli agenti di vendita, M.L., 75 anni, e L.F., 66, di Larciano (Pistoia), e C.C., di Alonte (Vicenza). Altri imputati mandati a processo sono V.G., 60 anni, di Buttigliera d'Asti, agente di vendita che si sarebbe pure occupato di accompagnare i clienti nei luoghi degli investimenti immobiliari, e M.M., 42 anni di Pieve di Soligo, delegata alle relazioni esterne di una società con base in Inghilterra.

 



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