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17 marzo 2025

Castelfranco

Vedelago piange il cittadino onorario Enrico Vanzini, testimone degli orrori della Shoah

L’ultimo sonderkommando italiano si è spento a 102 anni a Cittadella

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Enrico Vanzini

VEDELAGO - Enrico Vanzini, ultimo sonderkommando italiano, è morto a 102 anni a Cittadella (Padova). La sua figura è stata simbolo di testimonianza e resistenza, avendo vissuto in prima persona le atrocità del campo di concentramento di Dachau durante la Seconda Guerra Mondiale. Vanzini ha raccontato la sua esperienza innumerevoli volte, parlando delle sofferenze che ha dovuto sopportare, dai lavori forzati nelle camere a gas e nei forni crematori, alle epidemie, alla sete e al gelo che segnarono la sua prigionia. Nel 2005, dopo oltre sessant'anni di silenzio, infatti decise di rompere il suo lungo riserbo, raccontando ciò che aveva visto e subito. Il suo impegno nel trasmettere la memoria storica lo ha portato in numerose scuole, biblioteche e incontri pubblici, dove ha condiviso il suo racconto con nuove generazioni.

 

Nonostante l’orrore dell'Olocausto, Vanzini è riuscito a sopravvivere alla brutalità del campo, tornando a casa in condizioni estreme: al momento della liberazione di Dachau, il 29 aprile 1945, pesava appena 29 chili e sua madre non lo riconobbe. Numerosi comuni, tra cui Vedelago, gli hanno conferito la cittadinanza onoraria, quale tributo per il suo impegno nel testimoniare ciò che è stato e che non deve più accadere. Nel 2013, il presidente della Repubblica gli conferì la Medaglia d'Onore in riconoscimento del suo sacrificio e del suo coraggio nel raccontare la sua testimonianza. La morte ha posto fine alla sua lunga vita, ma la sua memoria e il suo esempio rimarranno un patrimonio di tutti.

 

Queste le parole di cordoglio diffuse dal Comune di Vedelago: “La Comunità di Vedelago e l'Amministrazione Comunale si stringono con profonda commozione alla famiglia di Enrico Vanzini, che ci ha lasciato il 5 febbraio 2025. Oggi piangiamo la scomparsa di un uomo straordinario, testimone instancabile della memoria e della storia. Sopravvissuto all’orrore di Dachau, ultimo italiano appartenente al Sonderkommando, ha trasformato il dolore in un messaggio di speranza, dedicando la sua vita a raccontare, a insegnare, a non far dimenticare. Ma Enrico è stato molto più di questo. È stato un esempio di coraggio, di umanità, di infinita generosità. Sempre pronto a donare il suo tempo, la sua saggezza, il suo cuore alla nostra comunità. Vedelago perde un cittadino onorario, un uomo che con la sua vita ha reso il mondo un posto migliore, lasciando un’impronta indelebile nei cuori di tutti noi. Il suo ricordo continuerà a vivere nelle parole che ha lasciato, nei gesti di chi lo ha conosciuto, nell’anima di una Vedelago che oggi lo saluta con immensa gratitudine. Grazie Enrico per tutto quello che sei stato e per tutto quello che ci hai donato. Riposa in pace”.
 


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