Vedelago, chiuso lo stabilimento Badia Recycling: licenziati i 12 dipendenti
Il sindacato chiede ora risposte concrete in merito alla ricollocazione dei lavoratori del Gruppo Progest
| La redazione |

VEDELAGO - Il Centro Riciclo di Vedelago, un tempo punto di riferimento per il riciclo dei rifiuti, ha chiuso definitivamente i battenti lo scorso 28 febbraio, portando al licenziamento di 12 dipendenti. L’impianto, che faceva parte del Gruppo Progest, aveva raggiunto ottimi risultati nella gestione dei rifiuti, con un tasso di riciclo del 99%. Tuttavia, la chiusura segna la fine di un capitolo che ha visto il Centro affrontare due fallimenti precedenti e una serie di difficoltà finanziarie. Sergio Zulian, rappresentante del sindacato Adl Cobas, ha spiegato che la crisi non è legata alle operazioni di Badia Recycling, ma alla difficile situazione del gruppo Progest. La decisione di cessare l’attività è stata presa dopo che i contratti con Contarina sono scaduti e non sono stati rinnovati, costringendo l'azienda a interrompere i conferimenti di rifiuti.
Zulian ha sottolineato l'importanza di trovare soluzioni per ricollocare i lavoratori, poiché la necessità di trattamento dei materiali persiste, solo che i rifiuti verranno ora gestiti altrove. Anche la Cartiera di Carbonera, sempre sotto il Gruppo Progest, ha subito lo stesso destino. Un incontro a Confindustria Treviso ha visto la partecipazione di tutte le parti coinvolte, inclusi sindacati e aziende, con il Gruppo Progest che ha motivato le chiusure con la scadenza degli appalti di Contarina e la riorganizzazione interna. Il sindacato chiede ora risposte concrete in merito alla ricollocazione dei lavoratori. Un nuovo incontro è stato fissato per il 20 marzo, con la speranza di trovare soluzioni che permettano ai dipendenti licenziati di reintegrarsi nel mondo del lavoro.
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