Variante Omicron, Oms: "Rischio resta molto alto"
"Ha un vantaggio di crescita rispetto alla Delta con un tempo di raddoppio di 2-3 giorni"
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MONDO - "Il rischio complessivo legato alla nuova variante Omicron" del covid "rimane molto elevato. Evidenze consistenti mostrano che questa variante ha un vantaggio di crescita rispetto a Delta con un tempo di raddoppio" dei casi "di 2-3 giorni. Si osserva un rapido aumento dell'incidenza in un certo numero di Paesi, compresi quelli in cui Omicron è diventata la variante di Sars-CoV-2 dominante, come il Regno Unito e gli Stati Uniti". Lo sottolinea l'Organizzazione mondiale della sanità nell'aggiornamento epidemiologico settimanale. "Un calo nell'incidenza dei casi è stata ora osservato in Sud Africa", rileva il report.
"È probabile che il rapido tasso di crescita sia una combinazione dell'evasione immunitaria e dell'aumentata trasmissibilità intrinseca della variante di Omicron. I primi dati arrivati da Regno Unito, Sudafrica e Danimarca suggeriscono che c'è un rischio ridotto di ospedalizzazione per Omicron rispetto alla variante Delta, tuttavia - aggiunge l'Oms - sono necessari ulteriori dati per comprendere i marker clinici di gravità della malattia compreso l'uso di ossigeno, il ricorso a ventilazione meccanica e i decessi e capire in che modo la gravità può essere influenzata dalla vaccinazione o da una precedente infezione". Intanto il contagio continua a correre.
"Nella settimana 20-26 dicembre, dopo un graduale aumento da ottobre, il numero globale di nuovi casi è cresciuto dell'11% rispetto alla settimana precedente, mentre i decessi sono rimasti stabili. Questo equivale a poco meno di 5 milioni di nuovi casi e oltre 44.000 morti". Al 26 dicembre, sono stati registrati oltre 278 milioni di casi e poco meno di 5,4 milioni di morti nel mondo. Fra i 5 Paesi con il maggior numero di nuovi casi segnalati c'è, questa settimana, anche l'Italia, con 257.579 nuovi contagi, +62%, insieme a Stati Uniti (1.185 653 nuovi casi settimanali, +34%), Gran Bretagna (611.864, +20%), Francia (504.642, +41%) e Germania (197.845, -30% rispetto alla settimana precedente).