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17 aprile 2024

Castelfranco

Vandali in azione ad Asolo: rovinati i fumetti contro la violenza sulle donne

Un atto meschino che ha una duplice gravità: e i commercianti affiggono cartelli di denuncia

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

Vandali in azione ad Asolo: rovinati i fumetti contro la violenza sulle donne

ASOLO - Sono durati poco, neanche due giorni prima di venire rovinati. Sono i fumetti contro la violenza sulle donne che il comune ha disseminato per la città di Asolo...due giorni appena, prima di essere intaccate. "Cretini" coloro che di notte dello scorso fine settimana hanno rovinato i fumetti delle sue vetrine di via Cornaro. Niente di grave all'occhio che guarda distratto, magari un po di corsa, scendendo in Piazza Garibaldi, ma tanto è bastato perché l'amarezza di una negoziante diventasse, a sua volta, un segno e un messaggio.

 

Certo, non altrettanto poetico del messaggio di Paola Egonu, ospitato sulla sua vetrina, ma molto chiaro: "Ho provato molta amarezza" dice Nadia Bordin, titolare dell'edicola tabaccheria di Asolo "erano stati così bravi i due ragazzi. Mi è davvero dispiaciuto tanto. " Oltre al cartello, molto chiaro, Nadia lo dice a tutti i clienti che le entrano in negozio. Tono pacato, nemmeno rimprovero, solo dispiacere per il gesto, che rovina un "tutto" che per due giorni aveva portato Asolo in un'altra dimensione. Le fa eco la vicina Franca Franceschini, della storica merceria. Per lei niente cartello, solo parole, che non mancano e sono piuttosto taglienti.

 

"Siamo in un mondo di gente vile che se la prende con questi disegni che portano una ventata di leggerezza e sono belli. Sono fragili: perchè li devi rovinare?" si chiede Franca. Disegni che sono opere d'arte e un'opera d'arte rovinata di un suo pezzo, non è più integra. "Quello che è successo, è un altro segno del degrado che i cittadini del centro storico percepiscono bene, ma per cui poco si fa. Queste persone sporche, uso proprio questa parola, vogliono far diventare le cose come loro ma non hanno coraggio, lo fanno di notte e si guardano attorno, per accertarsi che non ci sia nessuno. Ma il fatto che i numeri dell'inciviltà siano alti, non rende un'ingiustizia, giusta."

 


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Maria Elena Tonin

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