Valentina Vendrame con Vittorio Sgarbi e Fabio Lamborghini

CONEGLIANO – E’ stata selezionata dal Vittorio Sgarbi tra oltre mille aspiranti, l’artista coneglianese Valentina Vendrame, per il progetto che il noto critico d’arte ha messo in piedi per far emergere le stelle dell’arte contemporanea. La rassegna itinerante si chiama “I Mille di Sgarbi” e l’idea è quella di arrivare a scovare appunto mille talenti italiani, che spiccano nel campo della pittura, della scultura, della grafica, della fotografia, e che ancora non sono conosciuti.

Per ora Sgarbi ne ha trovati un centinaio e, tra questi, c’è Valentina, che ha esposto due opere alla prima mostra organizzata dal critico nell’ambito di questo nuovo progetto. L’inaugurazione si è svolta lo scorso 31 maggio ai Magazzini del Sale di Cervia alla presenza dell’ideatore e dei suoi due storici collaboratori, Sauro Moretti e Nino Ippolito. Tra gli artisti partecipanti Edoardo Bennato e Nina Moric. La mostra rimarrà aperta e visitabile fino al 9 giugno.

Valentina e Lamborghini con "Lupin in Lamborghini" fotografati da Paolo Pulese

“E’ stata una grande soddisfazione essere scelta – racconta Valentina –. Per l’occasione Sgarbi ha voluto due mie opere, una raffigurante la Fujiko o Margot di Lupin III e una Lupin in Lamborghini. Quest’ultima ce l’aveva a casa Fabio Lamborghini in persona, era un regalo che gli avevo fatto la prima volta che ci siamo incontrati. Fabio non solo è stato felicissimo di concedere l’opera per la mostra, ma è venuto anche all’inaugurazione”.

“Sgarbi l’avevo conosciuto nel 2014 – continua Valentina – e da allora abbiamo mantenuto il rapporto. Delle mie opere dice di apprezzare l’ironia, l’entusiasmo, l’originalità: un Lupin in Lamborghini non si era mai visto”.

Fujiko o Margot di Lupin III

Originaria di Mareno di Piave, Valentina vive da 13 anni a Conegliano e nella città del Cima ha lavorato a lungo nella ristorazione ed è diventata mamma di due bambine. L’arte è sempre stata la sua grande passione. Un amore che, unito al coraggio e alla spontaneità, l’ha portata a buttarsi a capofitto in tutto ciò che faceva. Fino ad arrivare a farsi conoscere ed apprezzare da un critico non facile da conquistare e ad entrare nel suo gruppo di artisti che, nel vasto panorama contemporaneo, hanno qualcosa di diverso, nuovo, interessante da dire.

“L’arte è un mezzo per farsi conoscere, capire, per mandare un messaggio – conclude Valentina – e se uno con quello che sa fare produce qualcosa di buono, per gli altri, a quel punto ha raggiunto un grande obbiettivo”.