Valdobbiadene, uno striscione con i volti delle vittime della strada. E le acque si colorano di rosso
Iniziativa del Comune e dell'associazione Aifvs
| Claudia Borsoi |
VALDOBBIADENE – Uno striscione con i volti di 65 vittime, per lo più giovani. E poi il municipio e la fontana di piazza Marconi che si colorano di rosso. Valdobbiadene ricorda le vittime della strada. Alla loro memoria è dedicata, in tutto il mondo, la giornata del 15 novembre. Il Comune di Valdobbiadene ha voluto accogliere l’appello dell’associazione Aifvs, che riunisce i famigliari delle vittime della strada, con un’iniziativa di sensibilizzazione.
«È importante tenere alta l’attenzione su questo tema, in particolar modo nei giovani – sottolinea il sindaco Luciano Fregonese -. Adottare comportamenti sicuri mentre si è alla guida, non solo può salvare la propria vita e quella degli altri, ma può anche evitare conseguenze gravissime che possono comunque cambiare drasticamente la propria vita». «Assieme all’associazione – aggiunge l’assessore Martina Bertelle - stiamo lavorando nelle scuole per approfondire con i ragazzi la sicurezza stradale».
«È assolutamente necessario ricordare chi è morto, sostenere i sopravvissuti e agire per salvare vite umane – afferma la famiglia di Ferrante Battistin, operaio edile valdobbiadenese di 52 anni morto in un frontale a Sernaglia della Battaglia tre anni fa -. La violenza stradale è la prima causa di morte in Italia sotto i 40 anni. Siamo in presenza di qualcosa che ancora viene vissuto come fosse una calamità inevitabile. Invece, il più delle volte, sono disastri evitabili. La lotta per avere attenzione per le vittime è dura, vittime senza ruolo né voce nonostante abbiano subito un reato».