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18 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Valdobbiadene, il sindaco Fregonese scrive a Mattarella: "Aiutati i comuni in dissesto"

Il primo cittadino chiede la revisione della norma per il finanziamento della messa in sicurezza degli edifici pubblici

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Valdobbiadene, il sindaco Fregonese scrive a Mattarella:

VALDOBBIADENE - Anche il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, si unisce alla battaglia contro la ripartizione dei fondi per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Dopo il primo cittadino di Santa Lucia, Riccardo Szumski, anche Fregonese è sceso in campo contro quella che ritiene un’ingiustizia: perché destinatari del fondo da 150 milioni di euro sono stati solo gli enti che presentano una situazione di disavanzo nel bilancio del 2016.

 

In un’intervista rilasciata a ValdoTv, il sindaco ha spiegato di aver scritto una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con cui chiede la revisione della norma che distribuisce i fondi per le ristrutturazioni degli immobili pubblici. Sono stati ben 4mila i comuni che hanno fatto richiesta entro il 20 febbraio, ed il Ministero ha dovuto stilare una classifica per l’assegnazione dei contributi: premiando però gli enti in dissesto.

 

“Con quei 150 milioni sono state finanziate solo 146 opere – spiega Fregonese – E i comuni destinatari sono solo 54, lo 0,6% dei comuni italiani. Alcuni hanno addirittura ottenuto 7 o 8 finanziamenti, arrivando a superare i 5 milioni di euro pur avendo poco più di mille abitanti. Sono circa 6mila euro per abitante: se fossero stati dati a Valdobbiadene, avremmo ricevuto 65 milioni di contributi. Sono evidentemente eccessivi”.

 

Secondo il sindaco di Valdobbiadene è stato commesso un “grave errore”, perché sono stati “premiati i comuni che si trovano in dissesto, con un disavanzo. Quindi quelli con un risultato di bilancio negativo”.

 

L’auspicio della lettera è che venga modificata la norma, ma anche che venga ridefinita la graduatoria escludendo i comuni in disavanzo.

 



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Roberto Silvestrin

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