28/03/2024pioggia

29/03/2024nuvoloso

30/03/2024coperto

28 marzo 2024

Vaccinazioni in gravidanza

Categoria: Istruzione -

immagine dell'autore

Francesca Salvador | commenti |

*

 

Fino a qualche anno fa, se una donna avesse detto al proprio medico curante di volere un vaccino trivalente e un vaccino anti-influenzale in gravidanza, probabilmente sarebbe stata internata in manicomio per accertamenti psichici.

 

Oggi invece i pazzi sono le persone e le donne che rifiutano tale intervento medico invasivo, e per essere onesti è il mondo accademico intero ad essere finito dentro un manicomio criminale.

L’endogestazione, cioè quelle famose quaranta settimane o dieci lune, rappresentano un periodo basilare e delicatissimo perché dentro il grembo materno si sta formando una creatura vivente e ogni squilibrio e/o ingerenza esterna può essere rischiosa per il feto perché può interagire con la formazione di tessuti, organi e apparati.

 

Ricordiamo che tutto quello che dall’esterno entra e penetra nel corpo della mamma (attraverso aria, cibo, acqua e pelle) può, attraverso la placenta, finire nella vita intrauterina.

Qualsiasi sostanza chimica, l’inquinamento elettromagnetico, i farmaci, fino ad arrivare agli squilibri emozionali, possono interferire con la nuova creatura e nessuno può sapere come e in che modo. Ecco il motivo per cui in gravidanza sia i medici (sempre più rari) che i terapisti e/o consulenti più evoluti, consigliano vivamente alle future mamme di stare attentissime a cosa mangiano, alle sostanza chimiche che si spalmano sulla pelle, ecc.

Si arriva perfino a sconsigliare piante miracolose come la salvia (i cui effetti sarebbero leggermente abortivi) e i miracolosi oli essenziali naturali.

Lo scopo è solo quello di salvaguardare e proteggere - fino al limite del possibile - la mamma con la sua creatura.

 

Il virus della follia sta circolando

Siamo passati dallo sconsigliare alle donne gravide oli essenziali, piante e perfino molti integratori naturali, all’inoculare vaccini contenenti livelli di DNA umano allucinanti, veleni tossici (formaldeide, ecc.) e neurotossici (sali di metalli pesanti), con la scusante della protezione dalle terribili malattie infettive.

Forse il virus della pazzia è fuggito dai laboratori di massima sicurezza e ha infettato le sale che contano….

La prova di questa infezione mentale è che nelle ultime settimane, grazie anche alla Circolare del 7 agosto 2018 del ministro Giulia Grillo («Vaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile e in gravidanza»), i medici stanno vaccinando a tutto spiano in gravidanza.

 

Prima volta nella storia italiana.

A subirne l’impatto più negativo sono soprattutto le donne straniere, che non sapendo bene la lingua, le leggi e soprattutto i propri diritti, vengono bistrattate e tartassate. Gli esperti (senz’altro “infettati”) in camice bianco, attorno alla 28ma settimana di gestazione, terrorizzano le donne dicendo loro che è OBBLIGATORIO il vaccino DTP (difterite, tetano, pertosse (dTpa), e quello contro l’influenza (se la gestazione cade nel periodo delle epidemie).

Ma non è tutto, perché subito dopo il parto sempre le mamme DEVONO fare anche un bel quadrivalente MPRV (morbillo, partite, rosolia e varicella).

 

E lo scopo ovviamente è preventivo, cioè proteggere la salute del neonato!

 

Peccato che sia risaputo perfino dalle nostre nonne (quelle senza l’Alzheimer) che se una donna sana si è fatta una malattia infettiva in maniera naturale, è in grado di trasferire al neonato attraverso il latte quegli anticorpi che gli servono, creando una vera immunità.

Mentre vaccinare prima o durante la gravidanza impedisce tale passaggio mettendo ancor di più a rischio il bambino che risulterà non essere immunizzato naturalmente.

Ma forse questo fa comodo a qualcuno…

Quindi oggi la prevenzione consiste nell’intossicare la mamma durante la gravidanza, e meglio farlo anche più volte…

 

Iperimmunizzazione

Le vaccinazioni appena dette: DTP e influenza, DEVONO ESSERE RIPETUTE ad OGNI gravidanza, e questo anche se la donna è già stata vaccinata o è in regola con i richiami decennali o abbia avuto la pertosse.

Avete capito?

Quindi se una donna è stata vaccinata in gravidanza e rimane incinta di nuovo anche solo a distanza di pochissimo tempo, dovrebbe - secondo gli squinternati - rivaccinarsi di nuovo.

Anzi più ne fa e meglio è per tutti.

Ovviamente i rischi gravi di una iper-immunizzazione non vengono contemplati da nessuno.

Serve quanto prima un nuovo vaccino contro questo strano virus che sta letteralmente cancellando la memoria e spappolando il cervello umano….

 

Conclusione

Va detto per inciso che questa scandalosa operazione di pseudo-immunizzazione, ha una duplice valenza.

Una economica e una pedagogica.

Interessando le donne gravide del paese il numero delle vaccinazioni aumenteranno di ben 464.000 unità all’anno, assieme ovviamente agli introiti delle lobbies farmaceutiche.

Tanti infatti sono i bambini nati, secondo l’Istat nel 2017.

Dal punto di vista pedagogico l’impatto è ancor più subdolo, perché se passa il messaggio che è NORMALISSIMO e SICURISSIMO inoculare tossine nel corpo di una donna gravida, viene da sé che i vaccini incarneranno sempre più l’aureola di farmaci magici e innocui.

Ci inculcheranno nel cervello che in gravidanza è molto più rischioso bere un bicchiere di acqua che una vaccinazione ripetuta nel tempo.

 

Marcello Pamio

10 settembre 2018

 

La fabbrica dei malati

 

 

 

Fonte

.



Commenta questo articolo


vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×