UDINE - Nella mattinata di martedì, 2 maggio, la Sala Operativa della Questura di Udine ha inviaato due Volanti in via Mentana per una segnalazione di un uomo in escandescenze che, dopo esser entrato nel cortile di un’abitazione privata, credendo di trovarvi la fidanzata, ha tentato di accedervi, colpendo con un grosso tubo di ferro per impalcature i vetri e la porta d’ingresso.

Non riuscendo nel suo intento, allarmato dalla presenza dei residenti, ha preso una bicicletta lì custodita e ed è fuggito, per essere poi bloccato poco distante dai poliziotti giunti nel frattempo. Un agente, per fermare l’uomo, è caduto con lui a terra, e haa subito una forte gomitata ad uno zigomo, prima di immobilizzarlo definitivamente applicandogli le manette di sicurezza.

L’uomo, cittadino italiano 36enne senza fissa dimora, è finiito in Questura, dove gli operatori, assunte le sommarie informazioni di un testimone, che aveva peraltro filmato quanto accaduto con il proprio smartphone, e la denuncia della proprietaria dell’abitazione e della bicicletta sottratta, lo hanno arrestato per la violazione di domicilio aggravata, il furto in abitazione, la resistenza opposta all’agente e le lesioni cagionategli, giudicate poi guaribili dai sanitari in 7 giorni.

Nella mattinata di ierì, convalidato l’arresto, il GIP, sussistendo l’esigenza cautelare di impedire la reiterazione dei reati ed i gravi indizi di colpevolezza, ha disposto per il giovane la misura della custodia cautelare in carcere, ove tuttora permane. Allo stesso sono stati poi notificati dalla Divisione Anticrimine della Questura un DASPO, della durata di due anni, e l’Avviso Orale del Questore di Udine.

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