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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

VA IN COMA. MA NESSUNO SE NE ACCORGE

E’ accaduto a un’anziana ospite della casa di riposo Villa delle Rose a Vittorio Veneto

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

VA IN COMA. MA NESSUNO SE NE ACCORGE

Un’anziana entra in coma. E nessuno a Villa della Rose (la struttura vittoriese per anziani, che dovrebbe essere chiusa entro marzo) se ne accorge.

L’anziana ha le pupille dilatate, lo sguardo fisso, il respiro flebile, eppure nessuna operatrice sanitaria ci fa caso. Finché una parente della donna, venuta ad assistere l’anziana,  si rende conto che qualcosa non va e dà l’allarme.

Le assistenti, a quel punto, accorrono, ma - in un primo momento - non riconoscono la gravità della situazione. “Non è nulla”, dicono alla parente dell’anziana ospite della casa di riposo “Si tranquillizzi”.

La signora però non demorde: capisce che l’anziana non è più presente. E infatti, il medico (finalmente avvisato delle condizioni dell’anziana), una mezzora più tardi capisce che l’ospite di Villa delle Rose ha perso conoscenza e consapevolezza.

L’episodio, riferito a OggiTreviso, proprio dalla parente dell’anziana (poi deceduta) riempie di amarezza e sgomento. Gli anziani ospiti della struttura infatti – secondo la testimonianza raccolta – sono spesso trascurati.

La signora entrata in coma nella quasi indifferenza del reparto si lamentava di non possedere più nulla di suo. “I pigiami, la biancheria intima, gli asciugamani degli ospiti che vengono accolti nella casa di riposo di Villa delle Rose – racconta una signora – vengono etichettati. Ciascun capo porta un numero corrispondente al letto dell’anziano. Ma, dopo i primi giorni di ricovero, succede spesso che lo stesso anziano non abbia più a disposizione molti dei suoi indumenti. Una volta portati in lavanderia, questi vengono redistribuiti un po’ a casaccio. La signora che io seguivo – prosegue la nostra testimone – doveva indossare camicie non sue, mutande e magliette che sapeva non appartenerle e la cosa la faceva soffrire.

Chi ha raccontato queste cose, con la voce rotta dalla commozione e con un profondo dispiacere, ci ha chiesto di non muovere accuse, di non far cadere la colpa di quanto succede, di quanto è successo a Villa delle Rose, su nessuno in particolare.

Noi non muoviamo colpe: segnaliamo quanto ci è stato documentato. Perché crediamo che ciascun anziano abbia il diritto di vivere dignitosamente anche in una struttura di assistenza, perché speriamo che eventuali responsabilità non vengano ignorate da chi di dovere. Perché non possiamo né vogliamo noi stessi ignorare una testimonianza tanto sofferta. E vera.

Emanuela Da Ros

 


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Emanuela Da Ros

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