Usava lo studio in ospedale per visite private: medico indagato
È uno dei casi segnalati dalla Guardia di Finanza di Treviso nel bilancio dell’attività presentato oggi
| Matteo Ceron |
TREVISO – Avrebbe utilizzato degli spazi all’interno dell’ospedale per visitare clienti che invece avrebbe dovuto incontrare al di fuori della struttura pubblica, privatamente.
Per questo un medico operante nella provincia di Treviso è finito in un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza. L’accusa nei suoi confronti sarebbe di peculato.
Si tratta di uno dei casi più singolari emersi durante la conferenza stampa di presentazione dell’attività del 2013 da parte della Guardia di Finanza di Treviso.
Nel corso del 2013 sono state 218 le verifiche per la tutela della finanza pubblica: 178 riguardano contribuenti fino ai 5 milioni, 35 soggetti fino a 100 milioni e 5 contribuenti di terza fascia, quelli oltre i 100 milioni.
Sono stati 68, invece, gli evasori totali scoperti, ai quali vengono imputati oltre 77 milioni di ricavi non dichiarati, per un’iva evasa di oltre 5 milioni.
Per quanto riguarda il lavoro sommerso, sono stati 182 i lavoratori irregolari scoperti, 128 dei quali completamente in nero, e 63 i datori di lavoro multati.
Nel corso dell’anno sono stati controllati 3.340 scontrini, di cui 593 irregolari, il 17,8%, un dato in linea con quelli degli anni precedenti.
In ambito di tutela della spesa pubblica, è stata rilevata l’indebita percezione di 227.761 euro di fondi comunitari, soprattutto per corsi di formazione, il cui numero di iscritti veniva “gonfiato”.
Non mancano i furbetti del ticket sanitario (14.422 euro di sgravi percepiti senza diritto) e nemmeno le frodi a incentivi al bilancio nazionale o locale: 264.187 euro.