TREVISO - L’università Cà Foscari a Treviso si prepara a ripartire favorendo le lezioni in presenza, soprattutto per le matricole, ma con l’obbligo di indossare sempre la mascherina, tenere un metro di distanza e con una capienza delle aule ridotta al 50% dei posti disponibili. Il via ufficiale dal 7 settembre. Ieri il rettore Michele Bugliesi ha fatto il punto su regole e modalità che studenti e docenti dovranno rispettare per prevenire la diffusione del Covid 19.

“Stiamo completando l’organizzazione delle attività didattiche per il primo semestre con l'obiettivo di favorire la frequenza, creando le migliori condizioni per una formazione e servizi di qualità, erogati in sicurezza e supportati dalle tecnologie più avanzate”, ha spiegato il rettore Bugliesi, illustrando le nuove regole per il prossimo anno accademico. “È un segnale forte quello che vogliamo dare, a conferma della volontà di promuovere il ritorno degli studenti all'università e di inclusività per chi si troverà nella condizione di dover seguire le lezioni a distanza”.

Le lezioni ripartiranno il 7 settembre per i corsi dell’area linguistica e il 14 settembre per i corsi delle aree scientifica, umanistica ed economica. Per le lezioni in presenza ci sarà l’obbligo di prenotazione mentre la restante parte di studenti potrà seguire la lezione in streaming o in un successivo momento attraverso registrazione.

Durante lo svolgimento dell’attività didattica nelle aule è previsto il distanziamento di 1 metro e l’obbligo di indossare sempre la mascherina da parte degli studenti. Il docente deve mantenere la distanza di 2 metri dagli occupanti la prima fila di posti senza l’obbligo di indossare la mascherina. I posti a sedere che non potranno essere utilizzati per garantire il distanziamento saranno indicati con apposita segnaletica. Prima di accedere all’aula a studenti e docenti sarà rilevata la temperatura corporea, dovranno igienizzare le mani con apposito gel, provvedere alla sanificazione della strumentazione di uso comune.

Proprio per dare maggiore supporto tecnologico per i sistemi di videoconferenza l’ateneo ha investito circa 1,5 milioni di euro, per l’acquisto di dispositivi come whiteboard, visualizer di oggetti, software aggiuntivi, condivisione dello schermo. L’accesso contingentato vigerà anche per biblioteca e aule studio.

Mentre per quanto riguarda gli esami della sessione autunnale si svolgeranno a distanza, come per la sessione estiva. Saranno consentite, a seconda dell'evolvere della situazione epidemiologica, limitate deroghe per esami che coinvolgano un numero molto ridotto di studenti e per i quali i Dipartimenti siano in grado di garantire lo svolgimento in presenza, garantendo il rispetto delle procedure previste dal protocollo anti Covid.

Sul tema dell’università e sulle difficoltà nel trovare nuovi spazi per la didattica necessari a Ca’ Foscari sia discusso anche nell’ultimo consiglio comunale. A sollevare la polemica per la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione all’Università è stata la consigliera del Pd, Antonella Tocchetto: “ Viene speso 1,5 milioni per un corso di laurea in Medicina che coinvolgerà 60 studenti. Mentre non vediamo risposte da parte del sindaco a Ca’ Foscari che di studenti che frequentano l’ateneo trevigiano ne ha 1.600 e vorrebbe portarli a 2.500. Di certo non basta lo spazio ricavato a Palazzo Moretti”. “Il rischio è che nel 2021 se ne vada anche l’Univesità - aggiunge Tocchetto - Invece dovremmo dare risposte immediate e certe se vogliamo puntare a creare un grande polo universitario”.