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19 aprile 2024

Castelfranco

Unione Marca Occidentale: «Comune di Castelfranco faccia sua parte»

Appello della Cna alla Regione Veneto per la definizione degli ambiti ottimali

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CASTELFRANCO – «Anche Castelfranco Veneto  dovrebbe entrare nell’Unione Marca Occidentale, assieme  a  Vedelago,  Riese Pio X, Resana, Loria, e Castello di Godego che già assieme formano una entità di 53.929  abitanti».          

Lo chiede la CNA di Castelfranco che sta seguendo con molto interesse il processo di riordino istituzionale di un’area strategica della Castellana.  

 

«Il riordino della governance del nostro territorio è una esigenza economica perché c’è una interdipendenza tra competitività delle imprese e competitività dei territori: se un sistema comunale innova e l’altro invece non lo fa rende inefficace l’impegno dell’altro – spiega Roberto Ghegin, direttore della CNA di Castelfranco Veneto (in foto) -. Bene quindi il percorso fatto dai Comuni della Marca Occidentale.

La CNA, che solo a livello di mandamento castellano rappresenta gli interessi di oltre 600 imprese  dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, è al loro fianco in questa operazione lungimirante e coraggiosa. La scelta di questi Comuni, infatti, è un’importante passo in avanti perché solo una governance unitaria delle istituzioni comunali garantisce una gestione delle funzioni fondamentali dei Comuni, che costa di meno, e rende di più migliorando i servizi e ottimizzando le risorse di personale e strutture gestendole a livello sovra comunale».

 

Da questo processo però, secondo la CNA, non può restare fuori il Comune capoluogo.

«Per sfruttare appieno la potenzialità di questo progetto di autoriforma istituzionale – rilancia Roberto Ghegin -. Chiediamo che anche il Comune di Castelfranco, nell’interesse dei suoi 33.234  cittadini e  delle  imprese, aderisca alla costituenda Unione che ha, come si è detto, l’obiettivo strategico di rendere più competitivo il territorio a beneficio di chi vive e lavora».

Ed anche la Regione deve fare la sua parte. «La Regione Veneto deve incentivare con risorse questi progetti di semplificazione e autoriforma istituzionale e, soprattutto, deve definire al più presto gli ambiti territoriali e demografici ottimali per la gestione delle funzioni fondamentali dei Comuni con l’obiettivo di eliminare la sovrapposizione di altri livelli istituzionali e gli appesantimenti burocratici» conclude il direttore della CNA castellana. 

 

 



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