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28 marzo 2024

Treviso

Tragedia sfiorata: il Piave non esonda, ma fa milioni di euro di danni

L’emergenza è rientrata ieri pomeriggio, i residenti vicino al Piave hanno potuto tirare un sospiro di sollievo

| Isabella Loschi |

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Tragedia sfiorata: il Piave non esonda, ma fa milioni di euro di danni

TREVISO - Una notte e un giorno con il fiato sospeso per i tanti cittadini che abitano nelle zone vicino al Piave. Ieri dopo una mattinata d’emergenza, con centinaia di sfollati e case allagate nelle zone della golena e l’acqua che lambiva gli argini, ieri intorno alle 16 si è potuto tirare un sospiro si sollievo.

L
’acqua, finalmente, ha iniziato a scendere, seppur solo di qualche centimetro, ma tanto bastava per protezione civile e tecnici. Il picco di piena era passato. Gli argini hanno tenuto e l’acqua non ha invaso interi paesi come si temeva.

Il picco di lunedì erano stati 7,16 metri delle 11 del mattino, poi l’acqua era scesa fino alle 19 per poi risalire complice l’apertura della diga di Busche. Da lì una crescita impressionante a vista d’occhio, ora per ora. Nella notte il fiume è cresciuto di 4 metri invadendo l’area golenale e le case, fino al secondo piano.

Martedì mattina la vista impressionante del mare di acqua ha allarmato tutti. L’immagine più forte della portata d’acqua è sicuramente quella scattata dalla web cam sul ponte della ferrovia, a Ponte di Piave, chiuso dal mattino. L’acqua aveva completamente coperto i piloni altissimi e sfiorava le rotaie.



Alle 14 proprio a Ponte di Piave la piena ha raggiunto il picco massimo di 10.93 metri, tenendo tutti con il fiato sospeso. “La piena alle ore 14 ha raggiunto un livello di circa 1,5 metri sopra il colmo del 2002” - scriveva la protezione civile nel bollettino diffuso ieri.

Poi il lieve calo e l’emergenza cessa ufficialmente. Oggi è prevista una giornata di tregua, ma già da domani, secondo l’Arpav tornerà la pioggia.

 


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Isabella Loschi

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