ROMA - Ma il ministro Carrozza ha scritto anche a te? A me sì. A me non ancora. I docenti “di ogni ordine e grado” per una volta (o meglio: per Natale) sono equiparati. Anche nella sorpresa. Il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Maria Chiara Carrozza (in foto), si è presa la briga (con internet – diciamocelo – tutto è possibile) di fare gli auguri di Natale e di Buon anno a tutti, ma proprio tutti, gli insegnanti italiani. In queste ore, nella casella postale di maestri, professori, ricercatori, c’è anche il suo di biglietto augurale, con tanto di alberello stellato, il “timbro intestato” e la firma in calce.

aria Chiara Carrozza dall’indirizzo cerimoniale.ministro@istruzione.it ha raggiunto un milione di insegnanti (tanti si stima siano i docenti), dei quali 800 mila sono donne e 245 mila precari. Che ha scritto la ministra nel bigliettino d’auguri? Una perla-elogio dell’istruzione pubblica, ripreso dall’illuminista Jean-Antonine Caritat de Condorcet, che nel Settecento era così all’avanguardia da poter essere considerato un “progressista” persino oggi.

Comunque sorpresi dall’inedita (personale, o quasi) attenzione, i docenti hanno reagito al regalino in modo diverso: alcuni hanno salvato il file (non si sa mai), altri – poco cerimoniosi - l’hanno cestinato senza aprirlo, altri ancora hanno dovuto ripescarlo dal cestino: Ma lo sai che il biglietto della ministra Carrozza era finito tra gli spam?