TREVISO – 6000 kilometri, da Monastier al Senegal. È questo il viaggio che cinque ecografi, un mammografo, due macchinari per l’anestesia, una trentina di letti, comodini e strumentazione per l’endoscopia, hanno percorso per arrivare all’ospedale senegalese di Saint Louis, dove purtroppo i pazienti fanno fatica a curarsi perché questi macchinari non esistono oppure, quelli in dotazione, sono rotti e non si possono più aggiustare.

Questa fondamentale strumentazione, che arriverà nel paese africano il 25 marzo, è stata donata dal Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier e da Orietta Trevisanato Presidente del centro per la salute “Blue Medical Group” di Godega di Sant’Urbano, all’associazione “Des Amis De Enfance De Sindonè” su iniziativa del trevigiano Mouhamadou Moustapha Fall coordinatore e responsabile fund rising.

L’idea è partita dallo stesso Moustapha che, a seguito della morte di un suo caro amico all’ospedale di Saint Louis proprio per la carenza di strumentazione, si è impegnato in tutti i modi per sopperire alle necessità del suo paese attivandosi con una serie di iniziative supportate dalla comunità senegalese trevigiana.

Nelle prossime settimane, inoltre, è previsto l’invio in Senegal di un secondo container con altro materiale. Per questo l’associazione rinnova l’appello a donare per contribuire alle spese di spedizione (per le modalità vedere fine articolo).

“Ci servirebbero ancora 3400 euro per pagare le spese di trasporto da Venezia a Saint Louis - spiega il coordinatore di Des Amis De Enfance De Sindone - In un momento non facile come quello che stiamo vivendo, questo grande gesto, frutto della sinergia comune, conferma per l’ennesima volta la grande solidarietà dei cittadini veneti”.

Per sostenere la causa, si può contribuire attraverso una piccola donazione nel conto corrente dell’Associazione IBAN IT80O3608105138221907221911.

FOTO - Ospedale di Saint Louis in Senegal