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28 marzo 2024

Treviso

Un trevigiano su due fa la spesa direttamente dal produttore

Il 54% acquista online prodotti agroalimentari e di stagione

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Prodotti a km0

TREVISO – Il lockdown ha cambiato certamente alcune delle nostre abitudini e ne ha introdotte di nuove. Se certe sono state abbandonate subito dopo la riapertura e il ritorno al lavoro, altre sono rimaste nelle abitudine dei trevigiani. Come per esempio il modo di fare la spesa. Oggi i trevigiani scelgono prodotti locali, di filiera corta e di stagione, spesso dal produttore di fiducia.

Un trevigiano su due ama infatti acquistare generi agroalimentari direttamente dal produttore, scelti dal 46% perché garanzia di qualità, cura dei prodotti e, molte volte, in virtù di un rapporto di fiducia con il produttore stesso. Questo quanto emerso dall’osservatorio Reale Mutua dedicato all’agricoltura e alle nuove abitudini di acquisto. Un dato molto significativo, soprattutto perché l’affezione al Made in Italy è una certezza cui può guardare l’intero mondo dell’agroalimentare del Paese, che, dopo le difficoltà degli ultimi mesi, si trova ora di fronte alla fase della ripartenza.

Non si tratta più, solo, di una spesa “alla vecchia maniera”: addirittura più di un trevigiano su due (54%) si dice propenso a utilizzare in misura crescente app e e-commerce per l’acquisto online e la consegna a domicilio di questi prodotti. Un trend, questo, che probabilmente la pandemia ha contribuito ad accelerare. Dal campo alla tavola, Made in Italy e produzione locale vanno di pari passo con l’attenzione alla sostenibilità. Una parola che per oltre un trevigiano su tre (40%) evoca una filiera agricola a basso impatto ambientale, anche grazie all’uso della tecnologia, mentre un ulteriore 27% la associa al concetto di agricoltura a chilometro zero. Ma sostenibilità vuole anche dire stagionalità (15%) e filiera equosolidale (9%).

Non è un caso i trevigiani preferiscano i prodotti stagionali, perché più salutari (35%), capaci di sostenere l’economia agricola dei territori (29%), e con un minore impatto sull’ambiente (9%). E c’è anche chi li sceglie perché più buoni. Tra le abitudini d’acquisto anche i prodotti dell’agricoltura biologica, altra area importante del Made in Italy, che vengono apprezzati soprattutto perché rispettano criteri di sostenibilità (27%) e fanno bene alla salute (15%).

“La nostra ricerca evidenzia come il Made in Italy e le produzioni agroalimentari del territorio siano sempre più apprezzati nei comportamenti di acquisto e divengano spesso oggetto di una specifica ricerca,” commenta Michele Quaglia, direttore commerciale e brand di Gruppo. “Noi siamo da sempre vicini al mondo dell’agricoltura da poco abbiamo lanciato un’iniziativa specifica insieme a Confagricoltura. Il progetto vuole promuovere il ruolo dell'agricoltura nella crescita sostenibile e nel percorso di rilancio del Paese, premiando le imprese che hanno adottato soluzioni o promosso iniziative per migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica loro e della comunità in cui operano”.

 


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