Un tombino dov'è morto Mattia Battistetti
Anziché un'area a prato, come richiesto dai familiari del giovane operaio morto l'anno scorso, è comparso un tombino in cemento, causando dolore e sdegno.
MONTEBELLUNA - Un destino amaro sembra perseguitare la famiglia Battistetti. A circa un anno dal drammatico episodio che il 29 aprile 2021 ha portato alla tragica scomparsa di Mattia Battistetti, giovane operaio edile di 23 anni impegnato in un cantiere di Montebelluna, sull’esatto luogo dove il ragazzo è stato travolto da un carico di 15 quintali è comparso un tombino.
Un crudele cenotafio che rende ancora più doloroso il ricordo della perdita di Mattia. La famiglia aveva difatti espressamente chiesto, undici mesi fa e quindi a ridosso della tragedia, che il piccolo pezzetto di terra dove il giovane era caduto esanime fosse mantenuto a prato, evitando ogni riferimento visivo all’accaduto.
Le richieste della famiglia sono dunque state disattese, con la comparsa del pozzetto in cemento. Attualmente i due fabbricati di via Magellano nei quali lavorava anche Mattia sono in fase di completamento e alcuni appartamenti vedono già i primi inquilini. Dai famigliari di Mattia dunque una richiesta alla ditta costruttrice di rispettare il loro dolore e la memoria di Mattia e, con le loro stesse parole, di «non profanare il posto» dove è morto un ragazzo di 23 anni.