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20 aprile 2024

Un po’ di Veneto alle Galapagos

Categoria: Viaggi ed eventi -

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Felix Tabarly | commenti |

Carissimi,

nello scrivere l’ultimo blog, mi sono imbattuto in Alex Carozzo, il navigatore solitario italiano – nato nel 1932 - che partecipò senza fortuna alla Golden Globe del 1968. Insieme a Erik Pascoli era uno dei miei idoli quando ero ragazzo.

Arzillo vecchietto, mai domo, ha deciso di intraprendere una nuova avventura sulle orme della Vettor Pisani, una pirocorvetta della Regia Marina.

Fu la prima nave varata nell’arsenale di Venezia - nel 1869 - dopo l’unificazione all’Italia e aveva il nome di un grande provveditore da mar veneziano del XIV secolo, grande artefice della vittoria veneziana sui genovesi nella guerra di Chioggia del 1378-1381.

La nave era stata costruita appositamente per avere una autonomia di altre 100 giorni allo scopo di effettuare lunghe traversate oceaniche e attività in mare aperto.

Essa fu la prima nave italiana ad attraversare il canale di Suez nel 1869. Nel 1871 effettuò una crociera in Estremo Oriente e quindi la sua prima circumnavigazione del globo durata oltre 2 anni.

Nel suo viaggio fece rilievi idrografici, consentì a chi aveva le credenziali, spesso gli stessi ufficiali di marina, di instaurare rapporti politico diplomatici e commerciali in vari paesi tra cui il Giappone (acquisto di bozzoli da seta). Ospitò a bordo, inoltre, una commissione nominata per valutare i vantaggi di porre in essere sia una base stazionaria italiana in Eritrea, sia una colonia penale nel Borneo o nella Nuova Guinea, ove deportare i carcerati italiani (una bagne de Cayenne italiana). Riuscì anche a salvare due esploratori e scienziati italiani che risultavano dispersi in Nuova Guinea (erano i naturalisti Odoardo Beccari e Luigi Maria d’Albertis). L’occasione era ghiotta e la nave esplorò tutta l’area intorno alla Nuova Guinea. La prima circumnavigazione del Vettor Pisani terminò il 3 settembre 1873.

Dopo meno di 9 mesi ripartì nuovamente per un secondo giro del mondo navigando per circa 49.000 miglia nautiche (circa 80.748 km.) e visitando oltre 25 porti stranieri, ritornando a Venezia il 24 febbraio 1877.

Dopo meno di 9 mesi ripartì nuovamente per un secondo giro del mondo navigando per circa 49.000 miglia nautiche (circa 80.748 km.) e visitando oltre 25 porti stranieri

Nel marzo 1879 partì per una crociera in Estremo Oriente al comando di Tommaso di Savoia duca di Genova. La navigazione di 32 mesi permise di toccare ben 130 porti stranieri. Ai primi di agosto del 1879 si trovò in mare a fronteggiare un tifone che mise in serio pericolo la sopravvivenza dell’unità. Risalì quindi il fiume giallo sino ad Hang Kow, prima unità italiana a risalire questo grande fiume asiatico. Fece rientro in Mediterraneo sempre da Suez.


Nel 1882 ripartì per il Sud America e l’Oceano Pacifico. In questo viaggio l’equipaggio fu ricevuto dal Re del Brasile e dalla Regina, la napoletana Teresa Cristina di Borbone.

Passò quindi capo Horn, risalì la costa della Patagonia cilena e nell’occasione fu invitata a effettuare rilievi nelle isole Galapagos, con la autorizzazione di nominare capi e località con i nomi che avrebbero ritenuto opportuno.

Fino ad ora vi sarete chiesti perché stessi perdendo tempo a raccontare di una nave e dei suoi viaggi nel secolo XIX. Ma è proprio ora che saprete la ragione per cui questo blog è stato scritto.

Alle Galapagos alcuni ufficiali raccolsero campioni di esseri viventi, effettuarono rilievi idrografici.

Alle Galapagos alcuni ufficiali raccolsero campioni di esseri viventi, effettuarono rilievi idrografici.

Durante tali attività furono nominati un porto che divenne Puerto Vettor Pisani, uno scoglio che prese il nome di Banco degli schiavoni e due punte battezzate punta Lido e Punta Malamocco.


Dopo le esplorazioni si trovò in mezzo al conflitto tra Perù e Cile e la guerra civile in Ecuador. In Perù protesse la locale comunità italiana e nei porti ecuadoregni difese gli interessi nazionali in loco. Sostituita in loco da un’altra unità attraversò il Pacifico e rientrò in Italia il 30 aprile 1885. Al ritorno da questo ultimo giro del mondo fu assegnata all’Accademia Navale con l’incarico di nave scuola agli allievi. Continuò quindi a svolgere un ruolo importante nel mostrare la nostra bandiera ovunque ovvero di diplomazia navale. Nel 1892 fu demolita.

Alex Carozzo, vorrebbe andare alle Galapagos, allo scopo di visitare quei luoghi che il comando della Vettor Pisani nominò con nomi veneziani. Chi ha avuto la fortuna di visitare quelle lontane isole (sotto controllo cileno) si sarà certamente emozionato nel constatare che alcuni toponimi hanno nomi italiani e veneziani in particolare. Le storie di mare sono davvero curiose e mi sembrava bello rendervi partecipi di questa avventura.

Parola di marinaio. Alla prossima.



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Felix Tabarly

Ufficiale di Marina, esperto di storia navale, strategia, relazioni internazionali e comunicazione, materie che ha insegnato presso l'Istituto di studi militari marittimi. Scrive per riviste specializzate ed effettua conferenze a livello nazionale e internazionale su tematiche legate alla cultura marittima.

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