SAN PIETRO DI FELETTO – Lunedì 16 marzo partiranno i lavori per il secondo stralcio del marciapiede Rua-San Pietro di Feletto lungo la strada provinciale 37: 465 metri che collegheranno la tratta di via Veneto dall’incrocio con via Antiga all’incrocio con via dei Pascoli. A eseguire l’opera, del valore di 175 mila euro, sarà la ditta De Nardi srl di Vittorio Veneto, a cui i lavori sono stati affidati il 4 marzo scorso e che avrà due mesi di tempo per portarli a termine.

«Un’opera importante per la sicurezza dei cittadini – afferma il sindaco di San Pietro di Feletto Loris Dalto – che, compatibilmente con le risorse disponibili, sarà completata prima possibile con la realizzazione dell’ultimo pezzo di marciapiede, i poco più di 200 metri da via dei Pascoli a Borgo Antiga: allora le frazioni di Rua e San Pietro saranno collegate da oltre un chilometro di marciapiede e i residenti potranno spostarsi a piedi in sicurezza tra le diverse zone del paese».

Con la realizzazione del marciapiede, che sarà in asfalto, rialzato rispetto la quota stradale, avrà una larghezza da 1,50 a 1,80 metri e comporterà l’allargamento della carreggiata di circa mezzo metro (viene infatti realizzato interamente su fondi privati), verranno eseguite altre opere: la posa dei pozzetti per l’illuminazione e una nuova, migliorativa, regimazione delle acque meteoriche. Saranno quindi ripristinate le siepi rimosse durante i lavori per non modificare l’assetto paesaggistico. Il primo stralcio di marciapiede, dall’incrocio di Rua all’incrocio con via Antiga, era stato realizzato nel 2011. L’ultimo sarà portato a termine presumibilmente il prossimo anno, compatibilmente con le risorse economiche. L’opera finita, fortemente voluta dai cittadini, avrà un valore complessivo di circa 625 mila euro. Per realizzare il marciapiede è stato necessario che ben dodici privati cedessero gratuitamente porzioni delle loro proprietà al Comune.

«È stata capita l’importanza dell’opera e i cittadini hanno collaborato con grande senso di responsabilità – commenta il primo cittadino -. Possiamo dire che quest’opera appartiene veramente alla comunità, sono soldi ben spesi, che aumentano la qualità della vita di chi vive nei nostri paesi».