Ulss 2 premiata per il progetto "Ferie solidali”
In due anni sono stati donati 642 giorni da parte infermieri, amministrativi, operatori sociosanitari a una decina di colleghe per assistere i figli affetti da gravi patologie
| Isabella Loschi |
TREVISO - Colleghi che aiutano colleghi, in particolare mamme in difficoltà, “donando” parte delle proprie ferie a chi deve assistere il figlio malato. Il progetto “Ferie solidali” dell’Ulss 2 è stato identificato, nell’ambito dell’iniziativa Best Practice di Fondazione Onda, come uno dei migliori attivati dalle aziende nell’ambito della promozione della salute.
Grazie al progetto nei due anni 2021 e 2022 sono stati donati 642 giorni da parte infermieri, amministrativi, operatori sociosanitari a una decina di colleghe-mamme che ne hanno beneficiato per assistere i figli affetti da gravi patologie. L’Ulss 2 ha aderito al concorso, rivolto al gruppo di aziende del circuito Health Friendly Company, nella categoria “Come portare benessere in azienda attraverso la capacità di prendersi cura gli uni degli altri” e Fondazione Onda gli ha consegnato una menzione speciale. “L’iniziativa - spiega il direttore dell’unità operativa Gestione Risorse Umane, dr Filippo Spampinato - prevede la possibilità per i dipendenti di cedere, su base volontaria e a titolo gratuito, fino a 8 giorni l’anno di ferie/riposi per festività soppresse a colleghi che hanno la necessità di prestare assistenza a figli minori che necessitano di cure costanti per particolari condizioni di salute”.
"Oltre a rappresentare un importante strumento di solidarietà tra colleghi - sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi - le “Ferie solidali” favoriscono il benessere organizzativo aziendale, intervenendo sulla conciliazione tra vita privata e lavoro dei dipendenti. I dipendenti sono la nostra risorsa più preziosa e il loro “star bene”, anche a livello familiare, per noi è un valore aggiunto sul piano umano, oltre che un obiettivo strategico”.