Uccide un connazionale, si costituisce a Orsago dopo la confessione al datore di lavoro
Arrestati padre e figlio, entrambi dipendenti in una ditta edile. La vittima è un 43enne colpito alla testa dopo una lite furibonda
| Redazione OT |

ORSAGO - Si è presentato a tarda sera alla porta del suo datore di lavoro, chiedendo aiuto, il 34enne albanese Roger Shota, autore dell’omicidio di Fontanafredda. L’uomo, residente a Sacile e padre di due figli – una dei quali nata da pochi mesi – ha premuto il campanello della casa deltitolare della ditta edile in cui lavora, ad Orsago, e ha confessato di aver sparato a un connazionale poco prima, davanti a un bar. La vittima è Vladimir Topjana, 43 anni, residente a Cordenons e impiegato come autista in una ditta di Porcia. Secondo la prima ricostruzione, l’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite violenta, durante la quale il 43enne avrebbe morsicato l’orecchio del padre dell’aggressore, Pren Shota, 67 anni, anche lui dipendente della stessa azienda.
Roger ha quindi estratto una pistola e ha sparato tre colpi, uccidendo l’uomo sul colpo. La scena si è consumata davanti al figlio diciassettenne della vittima, rimasto sconvolto. Dopo la fuga, il 34enne ha chiesto aiuto al datore di lavoro, che l’ha convinto a costituirsi ai carabinieri di Vittorio Veneto, arrivati poco dopo. Arrestati entrambi, padre e figlio sono accusati di omicidio aggravato in concorso.
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