16/03/2025nubi sparse

17/03/2025pioviggine e schiarite

18/03/2025nubi sparse

16 marzo 2025

Castelfranco

Turista inciampa alla mostra e strappa lo “Stendardo dei Disciplini” prestato dal Tempio di Possagno ai musei di Brescia

L’opera cinquecentesca è attribuita al pittore rinascimentale Alessandro Bonvicino ed è assicurata per 2 milioni di euro

| Ingrid Feltrin Jefwa |

immagine dell'autore

| Ingrid Feltrin Jefwa |

Stendardo dei Disciplini

POSSAGNO / BRESCIA – Lo Stendardo dei Disciplini, dipinto tra il 1522 e il 1524 da Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, è stato danneggiato il 7 febbraio scorso. Il quadro, prestato dal Tempio di Possagno, si trova in mostra presso il complesso di Santa Giulia nell’ambito dell'esposizione «Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo. 1512-1552». L'incidente si è verificato quando una visitatrice, mentre percorreva il percorso espositivo, è inciampata e ha causato uno squarcio sulla tela, situata all’ingresso della sezione Devozione. Lo Stendardo, dipinto su due lati e realizzato per essere trasportato in processione, era esposto senza alcun vetro di protezione. Il danno, purtroppo, ha colpito il panneggio della tunica di uno dei disciplini, danneggiando anche una parte dell'abito di un santo. L'importo del danno, come confermato da Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei, si aggira su alcune migliaia di euro. Nonostante l'incidente, gli esperti sono ottimisti sul recupero dell'opera, rassicurando che il taglio è netto e non ha compromesso la superficie pittorica.Attualmente, lo Stendardo è assicurato per 2 milioni di euro, e la restauratrice incaricata è intervenuta tempestivamente per metterlo in sicurezza.

Il drappo, che ha lasciato Brescia circa 360 anni fa, è stato riportato nella città dove venne dipinto in occasione della mostra sul Rinascimento bresciano, ma la sua storia è lunga e affascinante. Portato a Roma dal vescovo di Brescia, Pietro Ottoboni, per la sua salita al soglio pontificio come Alessandro VIII, nell’ottocento venne ceduto dagli Ottoboni ad Antonio Canova che lo appesa nel suo studio romano dove rimase fino a quando il fratellastro dello scultore neoclassico, Giovanni Battista Sartori, la portò a Possagno posizionandola sopra un altare del Tempio. Lo Stendardo raffigura su un lato due santi non identificati, mentre sull'altro compaiono la Vergine e due disciplini, membri devoti della confraternita della Madonna del Carmine. Al termine della mostra, l’opera sarà trasferita in una sala adiacente per il restauro, che sarà curato dal laboratorio Marchetti e Fontanini, già responsabile del recupero prima dell'esposizione. Sebbene il danno possa essere riparato dalla Fondazione opera dotazione del tempio canoviano di Possagno, che detiene la proprietà dell’opera, fanno sapere che quanto accaduto ha comunque deprezzato lo Stendardo dei Disciplini, rispetto al valore monetario attribuitogli prima dell’incidente: sarà quindi chiesto un risarcimento per il deprezzamento dell’opera.

 

FOTO: Stendardo lacerato (sopra) - due lati dello Stendardo prima dell'incidente (sotto) 

 


Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo


 

 



foto dell'autore

Ingrid Feltrin Jefwa

SEGUIMI SU:

Leggi altre notizie di Castelfranco
Leggi altre notizie di Castelfranco

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×