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28 marzo 2024

Esteri

Tsipras si fa valere in Europa

"Vinta una battaglia, non la guerra"

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Tsipras si fa valere in Europa

"Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra". Lo ha affermato il primo ministro greco, Alexei Tsipras, in un discorso televisivo all'indomani dell'accordo all'Eurogruppo per estendere di 4 mesi il programma di sostegno per Atene. "Le difficoltà sono ancora davanti a noi", ha aggiunto.

Il premier greco ha oggi in programma una riunione con i suoi ministri per discutere le proposte di riforma che la Grecia dovrà presentare ai creditori internazionali lunedì per ottenere l'estensione del piano di salvataggio.

"Venerdì - ha detto Tsipras in un passaggio del suo intervento in tv - abbiamo attraversato una tappa decisiva, lasciandoci alle spalle l'austerità, il memorandum e la troika".

Il successo ottenuto dall'esecutivo guidato dalla sinistra radicale è stato salutato positivamente da varie componenti della politica in Grecia. "Il peggio è stato evitato, e questo è positivo", è il commento del partito conservatore Nuova Democrazia, che ha guidato il precedente governo di Atene prima di essere sconfitto da Syriza alle elezioni del 25 gennaio.

Di scelta "logica" ha parlato invece il partito filo-europeo Potami, esprimendo soddisfazione perché "per il momento è stato scongiurato lo scenario da incubo di un'uscita dalla zona euro".

Ma ci sono anche voci discordanti. Secondo Aristides Hatzis, professore di economia dell'Università di Atene, "il governo non solo ha fatto concessioni importanti, ma ha sostanzialmente annullato le promesse elettorali fatte da Syriza".

"Sarà veramente difficile - ha proseguito - convincere il popolo greco che le cose non stanno così". Hatzis si è detto convinto che, per i progetti di riforma che sono allo studio, il governo utilizzerà "grandi parole" come lotta a corruzione ed evasione fiscale, "con pochi riferimenti alla riforma del mercato".

Dall'esecutivo di Tsipras, invece, il professore si sarebbe aspettato misure come deregulation, privatizzazioni e riforme previdenziali, sotto la pressione dei partner internazionali. Ora, ha concluso Hatzis, "mi auguro che non riappaiano tagli e aumenti delle tasse".

 



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