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28 marzo 2024

Treviso

Truffa del pellet venduto online, trenta raggirati

Arrestato un 30enne trevigiano. Ottenuti i soldi spariva

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Truffa del pellet venduto online, trenta raggirati

TREVISO -  Avrebbe raggirato almeno una trentina di persone ricevendo dei soldi per del combustibile “venduto” online rendendosi poi irreperibile: 30enne trevigiano arrestato dalla Polizia. Agli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni che si sono presentati a casa della fidanzata, dove attualmente è domiciliato, il giovane ha detto di essere un imprenditore operante nel mondo dello spettacolo. In realtà, utilizzando documenti contraffatti rinvenuti all’atto della perquisizione effettuata dagli operatori della Polpost di Treviso, metteva in atto truffe a danno di ignari utenti della rete.


L’attività d’indagine nasce dalla querela presentata da un cittadino che, dopo aver acquistato del pellet da usare come combustibile, non aveva ricevuto la merce né era riuscito a contattare più il presunto venditore, resosi irreperibile.


Nel giro di poco tempo, gli investigatori, attraverso una capillare attività di analisi, sono riusciti ad identificarlo.



I poliziotti, recatisi inoltre presso un negozio della provincia trevigiana dove il giovane aveva attivato l’utenza telefonica utilizzata per commettere la truffa, hanno constatato che nell’occasione era stata esibita una carta di identità falsa, riportante le generalità di un ignaro cittadino residente nel milanese ma un’effige differente rispetto a quella del suo effettivo proprietario: quella cioè di un soggetto a loro già noto per pregresse attività d’indagine.


Una volta recuperati il documento di identità contraffatto, la patente di guida e una tessera del codice fiscale, anch’esse false, la Polpost veneta ha ricostruito le modalità con cui agiva il truffatore:  pubblicava annunci di vendita di materiale combustibile e, una volta ricevuto il pagamento, si volatilizzava nel nulla non consegnando quanto acquistato.


Allo stato, dagli accertamenti svolti, sono appunto almeno trenta le vittime. Sono in corso ulteriori attività investigative al fine di appurare l’eventuale coinvolgimento di altre persone e chi abbia prodotto i documenti falsi.


 


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