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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

Truffa degli iPhone on line, vittoriese nei guai

In undici accusano un 28enne: “Telefoni, Playstation e lettori cd pagati ma mai visti”

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Truffa degli iPhone on line, vittoriese nei guai

VITTORIO VENETO - In mezza Italia si sarebbero fidati di lui per acquistare, con l'aiuto di internet, Iphone, cellulari, consolle, Playstation, telefoni cellulari e lettori cd. Salvo poi rimanere a bocca asciutta dopo avere pagato il dovuto.

 

Sono undici le parti lese nel processo per truffa e falso ideologico a carico del 28enne A. B., nato ad Arezzo e già residente a Vittorio Veneto. Tutte lamentano di avere versato i soldi richiesti all'imputato che pubblicizzava su siti web specializzati, per venderli, gli ultimi ritrovati della tecnica per il lavoro e il tempo libero, ma di non avere poi ricevuto la merce.

 

È il caso di un torinese che sostiene di avere accreditato su una carta PostePay attivata da A. B. all'ufficio postale di Vittorio Veneto 255 euro per l'acquisto di un Iphone da 8 giga byte, di un altro piemontese che avrebbe versato all'imputato 250 euro per una Nintendo Wii mai vista, di un ciociaro che lamenta di avere sborsato la stessa cifra per (non) ricevere un Iphone Apple, di un pavese che non avrebbe mai visto i due lettori cd concordati con il 28enne a fronte del pagamento (effettuato) di 300 euro.

 

Parti offese nel procedimento penale sono anche un marchigiano che per un Iphone pubblicizzato dal vittoriese su un sito avrebbe versato 350 euro senza avere ciò che gli spettava, un perugino che attendeva un Iphone in cambio dei 150 euro sborsati e un disc jockey sandonatese che avrebbe pagato 250 euro per due lettori cd fantasma. Altri quattro acquirenti non avrebbero mai visto una consolle X Box 360, un cellulare Nokia N97 e due Playstation 3, una venduta dall'imputato (secondo l'accusa) a 250 euro e l'altra a 370.

 

A. B. deve rispondere anche di falso ideologico perché nel 2005 avrebbe falsamente denunciato ai Carabinieri di Vittorio Veneto lo smarrimento della sua carta d'identità, utilizzata successivamente per attivare, nel 2006 e 2007, le due PostePay.

 

Ieri lunedì a Conegliano alcuni dei presunti truffati sono stati ascoltati dal giudice Piera De Stefani in Tribunale a Conegliano, insieme ad agenti della Polizia Postale e Carabinieri che indagarono sulle denunce presentate tra l'estate del 2008 e quella del 2009. Per ascoltare altri testimoni ieri assenti il magistrato ha fissato una nuova udienza il 6 maggio 2013.

Luca Anzanello

 


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