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19 aprile 2024

Conegliano

Troppo stretti in biblioteca, arriva l'interpellanza del Pd

"Il comune paga ingenti affitti per i libri che non trovano spazio in biblioteca"

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Troppo stretti in biblioteca, arriva l'interpellanza del Pd

CONEGLIANO - Il Pd coneglianese punzecchia l’amministrazione Zambon sulla biblioteca civica. L’interpellanza firmata dal consigliere comunale Isabella Gianelloni ritorna su una questione che ormai si trascina dal 2007, anno del trasferimento della biblioteca da Palazzo Sarcinelli all’ex Ca’ di Dio, in piazzale Santa Caterina.

 

Si tratta di “un luogo del tutto inadeguato per le esigenze di una città come Conegliano” recita l’interpellanza, e che comporta oltretutto una spesa “aggiuntiva” per le casse comunali. “A causa degli spazi angusti il Comune ha dovuto pagare per anni ingenti affitti per la conservazione di libri, giornali e riviste che non trovano spazio in biblioteca” continua il documento.

 

Ma non è tutto: il Comitato Biblioteca e Sistema Museale, “viste le condizioni in cui versa la struttura”, è costretto a riunirsi sempre meno, “proprio a causa della grande limitatezza degli strumenti e dei finanziamenti a disposizione”. Sono circa 10 anni che studenti e volumi sono stipati in una superficie di 500 mq: da anni si parla del trasferimento all’ex Caserma Marras, ma le condizioni fatiscenti della struttura lo impediscono.

 

Il tetto della Marras (e i 500mila euro per sistemarlo) sono stati al centro di polemiche anche nell’ultimo consiglio comunale, con Gianelloni che aveva proposto un parallelo tra le vicende della struttura e la soap “Dynasty”, salvo poi cambiare il titolo in “Destiny, un triste destino” e parlare di “ennesima presa in giro per tutti i coneglianesi”.

 

Anche la Marras è sotto i riflettori da 10 anni, quando nel bilancio di previsione furono inseriti 2 milioni e mezzo di euro per il suo restauro. Ora però sembra esserci uno spiraglio in più: con il bilancio di previsione approvato nell’ultimo consiglio, si sono stanziati 500mila euro in più rispetto ai 500mila già previsti ma “bloccati” dal patto di stabilità. Soldi che, come spiega il sindaco Floriano Zambon, vengono dall’avanzo di amministrazione: bisognerà attendere fino al 30 aprile, e soprattuto si dovrà aspettare l’approvazione del bilancio consuntivo dell’esercizio precedente.

 

L’obiettivo è quello di realizzare uno stralcio funzionale, per sistemare il tetto e mettere in sicurezza i muri: lavori che una volta realizzati non diventerebbero “inutili” durante una futura ristrutturazione.

 


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Roberto Silvestrin

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