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25 aprile 2024

Treviso

Troppi morti sulle strade della Marca: Daniele, Stefano e Claudio raccontano com'è cambiata la loro vita nelle autoscuole

Il progetto pilota rivolto a circa 200 giovani che stanno partecipando ai corsi di guida in 8 autoscuole del territorio

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

progetto Piloti di Marca Ulss2

TREVISO - I traumi da traffico sono la prima causa di morte tra i giovani (15-24 anni) e tra le prime cause di morte evitabile a tutte le età. In provincia di Treviso gli incidenti mortali sulle strade sono in aumento: nel 2022 i morti sono stati ben 66, dieci in più rispetto al 2019. Una segnale preoccupante che ha messo in allarme tutti gli enti provinciali a partire dall’Ulss2 che ha deciso di attivare un progetto di sensibilizzazione per produrre cambiamenti educativi e culturali. Il Servizio promozione della salute del Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 2 ha messo a punto un progetto pilota rivolto ai giovani che stanno partecipando ai corsi di guida per conseguire la patente, sviluppato in collaborazione con l’Associazione Unasca e otto autoscuole del territorio provinciale. Obiettivo dell’iniziativa, che va ad aggiungersi a quelle attuate da Regione e Provincia, è dimezzare le vittime e i feriti entro il 2030.

Il progetto prevede che, nell’ambito della formazione prevista per il conseguimento della patente di guida, sia proposto un incontro destinato ad aumentare la percezione del rischio da parte dei ragazzi e a incentivare l’adozione di comportamenti sicuri e responsabili. Agli incontri, dal titolo “Auto-consapevolezza”, oltre all’istruttore di guida, una psicologa del traffico saranno presenti tre testimonial, ovvero persone la cui vita è cambiata a seguito di incidente stradale. Loro sono le persone che Daniele Furlan, Stefano Nadal e Claudio Savietto, che racconteranno come l’incidente ha sconvolto le loro vite e quelle delle loro famiglie. “Vogliamo trasmettere la nostra esperienza ai ragazzi non solo raccontando con le parole il trauma vissuto, il coma, i mesi di terapia intensiva, gli anni di riabilitazione ma anche mostrando la nostra fisicità che da sola mostra le conseguenza dell’incidente”, spiega Daniela Furlan coinvolto in un grave incidente stradale vent’anni e rimasto completamente paralizzato dal collo in giù.

“Il progetto vuole integrare vicinanza formativa e narrazione autobiografica, utilizzando un linguaggio emotivo efficace e attivando, in chi si appresta a conseguire la patente di guida, stimoli riflessivi per rinforzare o accendere questa “competenza di sé” che costruisce “responsabilità” per sé e per gli altri”, spiegano i promotori del progetto. “Per i giovani i fattori di rischio principali, oltre alla mancata esperienza alla guida e alla violazione delle regole di circolazione stradale, sono la errata percezione del rischio, la scelta di guidare anche in stato di alterazione psico-fisica per l’assunzione di sostanze, la distrazione e la disattenzione".
Gli incontri partiranno a marzo nelle otto autoscuole pilota ( autoscuola Point Car - Montebelluna, Lunardon di Castelfranco Veneto, autoscuola Caporin di Conegliano, Vettorazzo di Pieve Di Soligo, autoscuola Opi Drive di Oderzo, 3 HP e autoscuola Fiera di Treviso e autoscuola Treviso Uno di Roncade) e coinvolgeranno circa 200 giovani.

 


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Isabella Loschi

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