Trofeo Smail: donati oltre 10mila euro ad Ail per il sostengo alla ricerca
Il ricavato raccolto durante la 8^ edizione del trofeo di Preganziol, importante kermesse giovanile che da anni si impegna per la solidarietà
| Isabella Loschi |
PREGANZIOL – Ben 10.600 euro per il sostegno alla ricerca della sezione AIL di Treviso, l'Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma. Questo il ricavato complessivo raccolto durante la 8^ edizione del “Trofeo SMAIL” di Preganziol, importante kermesse giovanile che da anni si impegna per la solidarietà sul territorio a fianco proprio dell’AIL. L’assegno, a testimonianza dell'importante rete di supporto e collaborazione che ruota attorno a questa causa, è stato consegnato, presso il Day Hospital dell’ospedale Cà Foncello di Treviso, direttamente dalle mani di Samuela Pizzato che del Trofeo SMAIL ne è l’anima.
Organizzato lo scorso mese di maggio con il supporto della società Stilelibero Preganziol – il cui Direttore Tecnico Luca Lucchetta si è sempre speso moltissimo per la buona riuscita della kermesse - il Trofeo SMAIL si è dimostrato ancora una volta un evento all’insegna del divertimento, dello sport e della solidarietà, coinvolgendo numerosi giovani “atleti” con le loro famiglie. La kermesse ha difatti riunito persone di tutte le età in un clima di gioia e condivisione in ricordo di Davide Polese, amico di Stilelibero e prematuramente mancato nel 2014 all’età di 44 anni a causa della leucemia. "Sono passati 10 anni, ma ancora non ci si abitua alla assenza di Davide. Lui era ostinato e la sua enorme e indescrivibile voglia di vivere gli ha permesso di sfidare coraggiosamente la battaglia contro la leucemia – spiega Pizzato, moglie proprio di Davide Polese – Non ha mai dato nulla per scontato, dimostrando così una forza ineguagliabile che ci ha ispirato ad essere coraggiosi e a non arrenderci mai. Ha affrontato ogni ostacolo con una determinazione incrollabile mantenendo il sorriso sul volto ed un cuore colmo di amore. Ecco perché la sua forza ed il suo inesauribile amore per la vita continuano a ispirare chiunque abbia conosciuto la sua storia".
“Questa donazione rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di sensibilizzazione e supporto alla ricerca. L’impegno dimostrato negli anni è stato ripagato dalla crescente partecipazione della comunità che comprende quanto prezioso sia donare il proprio tempo ed impegno per migliorare la vita di chi sta combattendo una difficile battaglia – continua Pizzato – E i risultati parlano chiaro visto che, grazie anche alla visibilità data da eventi come il Trofeo SMAIL, nella settimana nazionale “Match It Now” per la donazione di midollo e cellule staminali lo scorso mese di settembre ben 12 nuovi giovani si sono iscritti al registro dei donatori (IBMDR), offrendo così una nuova speranza di vita per chi è in attesa di una donazione compatibile”.
“In quest’importante occasione ci tengo a sottolineare l’importanza fondamentale che hanno, soprattutto per associazioni come la nostra, il volontariato e le iniziative benefiche che supportano costantemente, anno dopo anno, i nostri numerosi progetti di ricerca e assistenza - sottolinea il presidente Leonardi di AIL Treviso – La solidarietà dimostrata da queste attività è difatti la radice per promuovere un'educazione alla donazione e per sensibilizzare sempre più persone alla possibilità di diventare donatori di sangue, di midollo osseo e cellule staminali. Manifestazioni come il Trofeo SMAIL aiutano quindi la ricerca e la cura dei malati. Un plauso sincero va dunque a Samuela, sempre in prima linea per questo importante evento che coinvolge giovani e territorio nella beneficenza verso chi è meno fortunato”.
“Questo assegno è l’ennesimo esempio della grande generosità della collettività che ci circonda e che ci fornisce sempre un enorme sostegno nelle nostre attività quotidiane - conclude il dottor Gherlinzoni – Si tratta, infatti, di aiuti fondamentali soprattutto per le persone che si trovano in difficoltà. Sono però altrettanto importanti per la sanità pubblica, per la ricerca e le assunzioni di specialisti e tecnici. Per di più in un reparto come quello di Ematologia che a Treviso prende in ricovero circa 250 pazienti l’anno, oltre ad un centinaio in Day Hospital”.
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