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29 marzo 2024

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Treviso in Rosa corre con la Lilt

L’evento di domenica 3 maggio contribuirà a finanziare l’allestimento dell’ambulatorio fisioterapico che sorgerà presso la nuova sede trevigiana della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Treviso in Rosa (Radini)

TREVISO - Treviso in rosa, l’evento al femminile più partecipato d’Italia, torna domenica 3 maggio, legandosi a due grandi iniziative di beneficenza, presentate ufficialmente oggi al centro direzionale CentroMarca Banca di Treviso.

Anche quest’anno, come accade sin dall’edizione d’esordio del 2015, la LILT ha concesso il patrocinio alla manifestazione organizzata dalle società sportive Trevisatletica e Corritreviso. Nel 2019, con il ricavato di Treviso in rosa, è stato acquistato un pulmino attrezzato per il trasporto dei malati oncologici che già da qualche mese corre sulle strade della provincia, svolgendo un servizio di fondamentale importanza per le persone assistite dalla LILT.

L’obiettivo dell’edizione 2020, definito dalla stessa sezione trevigiana della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sarà un altro: allestire l’ambulatorio di fisioterapia che sorgerà presso la nuova sede della LILT trevigiana, in via Venzone, dove l’associazione sarà attiva dalla fine dell’anno.

“La LILT è al fianco di Treviso in rosa sin dalla prima edizione – ha commentato il presidente della LILT provinciale, Alessandro Gava, affiancato dalla vice presidente, Nelly Raisi Mantovani -. L’attività fisica, insieme all’alimentazione, è un presidio fondamentale nel campo della prevenzione: aiuta a non ammalarsi e ad avere un minor tasso di recidive.

Il ricavato devoluto alla LILT nel 2019 ha permesso l’acquisto di un pulmino attrezzato per il trasporto dei malati, che svolge un servizio fondamentale. I nostri 180 volontari percorrono 510 mila chilometri all’anno e dedicano 23 mila ore di lavoro per trasportare 6/700 pazienti ai luoghi di cura, non solo a Treviso, ma anche ad Aviano e a Padova. Oggi presentiamo a tutti il pulmino, il prossimo anno speriamo di potervi accogliere nel nuovo ambulatorio allestito con il ricavato di Treviso in rosa”.

“Il pulmino che è stato presentato oggi - ha dichiarato Tiziano Cenedese, presidente di CentroMarca Banca, uno dei grandi partner di Treviso in rosa - non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo che solcherà le strade di casa nostra anche per ricordarci - nel tempo - che esiste una associazione che è stata capace di fare squadra, di mettere assieme persone di valore… ricche di valori! Testimoniare con la presenza, ma soprattutto con un tangibile aiuto, come CentroMarca Banca ci riempie di gioia e soddisfazione perché è proprio in queste occasioni preziose che si rivela l'autentico DNA del nostro Istituto di Credito che, per scelta, tradizionalmente opera nel territorio a fianco di chi produce, lavora, si impegna”.

Treviso in rosa, nel 2020, avrà anche un secondo obiettivo di solidarietà: sostenere l’iniziativa “Una vacanza di vita”, promossa dall’associazione “Margherita c’è ancora vita”. Un progetto nato nel ricordo di Margherita Mion, giovane trevigiana mancata a luglio del 2017 dopo essere stata colpita dal Sarcoma di Ewing, una rara forma tumorale.

L’associazione “Margherita c’è ancora vita”, insieme all’Unità Operativa di Onco-Ematologia Pediatrica dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, promuove il progetto “Una vacanza di vita” allo scopo di finanziare un periodo di soggiorno al mare per alcune famiglie impegnate ad assistere un figlio ammalato di cancro. Le famiglie ricevono un trattamento di pensione completa e l’assistenza di cure domiciliari presso la residenza Villa Sant’Ignazio di Eraclea (Venezia).

I criteri di scelta della famiglia sono a carico dell’Unità Operativa di Onco-Ematologia Pediatrica dell’Ospedale Ca’ Foncello, mentre il finanziamento della vacanza dipende dalle donazioni destinate a questo scopo. “Una vacanza di vita”, quest’anno, vivrà anche dell’entusiasmo e del concreto contributo di Treviso in rosa.

“Abbiamo scoperto la malattia di Margherita mentre eravamo in vacanza – ha raccontato Marco Mion, papà di Margherita -. E’ stata l’ultima vacanza che io e i miei famigliari abbiamo fatto tutti insieme e ne conserviamo ricordi bellissimi. Da qui, l’idea di dare l’opportunità di una vacanza al mare a famiglie che si trovano in una situazione simile alla nostra.

Quando un figlio si ammala, inizia un percorso di visite, esami e cure che impedisce di pensare ad altro, perché tutte le energie e le risorse sono indirizzate lì. ‘Una vacanza di vita’ è iniziata nel 2019, con il coinvolgimento di sette famiglie al completo, che abbiamo portato a trascorrere una vacanza ad Eraclea. Il feedback che abbiamo avuto dalle famiglie partecipanti è stato positivo, i ragazzi ne hanno tratto grande giovamento, e siamo pronti a riproporre la stessa iniziativa, con l’aiuto di Treviso in rosa, anche nel 2020”.

Le iscrizioni all’edizione 2020 di Treviso in rosa sono aperte dal 13 gennaio. Le modalità d’adesione a Treviso in rosa sono illustrate nel sito www.trevisoinrosa.it e sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento. In questi giorni sono stati anche attivati più di 40 punti d’iscrizione esterni, distribuiti tra le province di Treviso, Venezia, Padova e Belluno. Il loro numero è destinato ad aumentare ulteriormente nelle prossime settimane.

La quota base d’iscrizione è invariata dal 2015: appena 10 euro, che diventano 6 per bambine e ragazze di età inferiore ai 15 anni. Tutte le partecipanti a Treviso in rosa riceveranno la t-shirt ufficiale dell’evento, ovviamente di colore rosa, e un simpatico zainetto, oltre al pettorale personalizzato con il proprio nome.

Treviso in rosa non è una gara: è una festa dedicata a tutte le donne, indipendentemente dall’età e dalla forma fisica, che per una domenica all’anno prendono simpaticamente possesso della città, colorandola di sorrisi, balli e voglia di stare insieme.

“La macchina organizzativa di Treviso in rosa è ormai lanciata – ha detto il presidente dell’Asd Corritreviso, Enrico Caldato -. Le iscrizioni stanno iniziando ad arrivare, abbiamo già i primi gruppi. Confidiamo nel contributo del bel tempo, dopo il maggio piovoso dell’anno scorso”. “Treviso in rosa – ha aggiunto il presidente di Trevisatletica, Rolando Zuccon – esprime sinergie importanti tra il mondo dello sport e quello della solidarietà. Ci sono dei punti in comune che sono la forza nelle proprie idee: il credere in un progetto e portarlo avanti con una fede incrollabile in quello che si fa, coinvolgendo anche le realtà imprenditoriali del territorio. Il difficile non è avere un’idea, ma svilupparla con costanza e gradualità. Treviso in rosa ci sta riuscendo”.

I due percorsi di Treviso in rosa - 5 e 8 chilometri - da affrontare a passo libero, toccheranno gli angoli più suggestivi del centro storico, andandosi a sviluppare interamente dentro il perimetro delle mura. Anche quest’anno il fulcro dell’evento sarà in piazzale Burchiellati, che ospiterà pure il villaggio espositivo e la grande festa finale animata dai deejay di Radio Company.

“Treviso in rosa è ormai una connotazione tipica della nostra città – ha aggiunto l’assessore allo Sport del Comune di Treviso, Silvia Nizzetto -. E’ un grande momento di festa rivolto a tutte le donne, e in particolare a coloro che sono impegnate in una battaglia importante contro la malattia. In questo caso, l’unione fa davvero la forza. Treviso in rosa è sport, benessere e aiuto a chi ne ha più bisogno. E’ il frutto del lavoro di una grande squadra, che gestisce un evento in continua crescita di partecipazione ed interesse. Siamo nel 2020, mi auguro che sia anche l’anno delle ventimila partecipanti. Noi ci crediamo”.
 

 



Gianandrea Rorato

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