Treviso, "Rilanciare il patto territoriale per la legalità contro le infiltrazioni mafiose"
L’appello della Cna di Treviso: "Dobbiamo creare un cordone di sicurezza intorno alle nostre realtà produttive e sociali più colpite dalla crisi pandemica"
| Isabella Loschi |
TREVISO – Rilanciare il patto territoriale per la legalità contro le infiltrazioni mafiose nell’economia, nella società e nella politica trevigiane. L’appello arriva da Cna di Treviso già promotrice, nel 2012, di un protocollo di intesa sottoscritto dalle parti sociali, istituzioni , associazioni di categoria della Marca, e reti antimafia della nostra provincia.
“Una decina di anni fa, complice la crisi, si intravedevano le avvisaglie di un fenomeno, quello delle infiltrazioni mafiose, che aveva fino a quel momento risparmiato in larga parte, anche se non del tutto, la nostra provincia – afferma Mattia Panazzolo, direttore di Cna territoriale di Treviso -. Oggi a denunciare rischi fondati per la nostra economia sono le forze dell’ordine e le istituzioni, come la Prefettura di Treviso che ha di recente riunito le parti sociali per alzare i riflettori sulla questione”.
Per questo, per l’associazione di categoria va rilanciato il patto “per alzare tutti la guardia e creare un cordone di sicurezza intorno alle nostre realtà produttive e sociali indebolite da questa ennesima crisi”. “In questo momento serve un supplemento di attenzione da parte di tutti, soprattutto in relazione ai settori più colpiti dalla crisi pandemica, onde evitare che numerose piccole medio imprese del territorio possano divenire facile preda di chi ha grosse liquidità di dubbia provenienza da reinvestire – continua Panazzolo -. Una riflessione approfondita merita inoltre il settore dell'edilizia, dove l'attuale mancanza di requisiti abilitativi per l'avvio dell'attività unita ai grossi incentivi attualmente in campo possono rappresentare un grosso rischio di infiltrazioni mafiose”.