TREVISO - “Treviso non è abituata a queste scenate e non ha intenzione di abituarsi. Queste sono scene che non aiutano a far crescere la discussione su temi importanti, dall’aborto alle unione civili”.

Queste le parole del sindaco Mario Conte sulla protesta avvenuta sabato pomeriggio durante il Treviso Pride, quando un gruppo di ragazze in reggiseno o a seno nudo ha lasciato il corteo per un breve flashmob sulle scalinate del Duomo, attaccando la chiesa e lo Stato sul tema dell’aborto. “Spiace veder stracciare dei temi così importanti con delle pagliacciate, fatte provocatoriamente sulle gradinate del Duomo, disturbando soprattutto quegli esponenti del coordinamento Lgbt che tanto credono in queste battaglie e che vedono in queste scenate un ritorno al passato dannoso”, continua Conte - Condivido quanto ha detto il vicario del vescovo, che sono state provocazioni gratuite e completamente fuori luogo“.

La protesta delle ragazze è durata pochissimi minuti poi è stata è stata bloccata dagli agenti di polizia presenti e ora sull’episodio indaga la Digos per identificare le responsabili della protesta e verificare se ci sono state delle violazioni. “La questura farà le sue valutazioni e se qualcuno ha esagerato si assumerà le proprie responsabilità”, aggiunge il primo cittadino che chiama in causa le minoranze: “Sarei curioso di capire cosa pensano quegli esponenti che siedono a Ca’ Sugana, sempre pronti a stracciarsi le vesti per difendere queste persone, se anche in questa occasione difendono questi atteggiamenti”.

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