TREVISO - Giugno è il cosiddetto "Pride Month”, ovvero il mese dedicato all’orgoglio Lgbtq, per celebrare e incentivare la parità dei diritti di genere e l'amore in ogni forma, senza discriminazioni. Anche Treviso torna il Pride con una grande manifestazione che per la prima volta attraverserà tutta la città e arriverà a Prato della Fiera. L’appuntamento è per sabato 17 giugno. Il corteo, organizzato da Agedo Treviso, Famiglie Arcobaleno Veneto, Coordinamento Lgbte Treviso, Non Una Di Meno Treviso, partirà alle 16 dalla stazione ferroviaria e e attraverserà parte del centro storico: da via Roma fino a piazza dei Signori, per poi raggiungere piazza Santa Maria dei Battuti, Santa Maria Maggiore, transitare oltre Porta Carlo Alberto, lungo tutto viale IV Novembre, fino a raggiungere Prato Fiera che sarà luogo dei discorsi ufficiali, ma anche di musica e spettacoli. Per l’appuntamento trevigiano sono previsti arrivi da tutto il Triveneto.

Nel frattempo, le organizzazioni promotrici replicano l’invito alla sottoscrizione alla Carta d’Intenti stilata, inserendo quelle che reputano essere le misure minime essenziali di tutela e riconoscimento dei diritti civili che contribuiscano fattivamente a realizzare la piena autodeterminazione delle persone Lgbtqia+. Il documento è indirizzato alle amministrazioni comunali del territorio provinciale, ma anche a Enti e organismi pubblici la cui azione tocca direttamente le vite dei trevigiani, così come alle forze politiche, ai soggetti di rappresentanza e al mondo associativo.

L’obiettivo è quello di invitarli a dare prova, in ragione della loro funzione sociale, del supporto che possono e hanno il dovere di porre attraverso politiche e azioni concrete. “Affinché il Pride non sia solo un giorno del calendario serve un impegno costante e quotidiano: gli amministratori locali e i vertici delle realtà rappresentative del territorio che intendono davvero assumerselo sono invitati non solo alla sottoscrizione ma anche a partecipare in prima persona al corteo del 17 giugno al fianco della cittadinanza”, sottolineano gli organizzatori.

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