Treviso più sicura grazie ai sistemi di sicurezza per la vendita al dettaglio

Non è una novità: dalle ultime notizie di cronaca, la città di Treviso è sempre meno sicura. Vetrine sfondate, furti, porte scassinate, bande di vandali nelle vie del centro. La paura e la mancanza di sicurezza ha portato anche ad una progressiva, e intuibile, chiusura delle storiche attività commerciali.
Addirittura, secondo i dati di Confcommercio, nel decennio dal 2012 al 2021 i negozi del centro storico che hanno chiuso sono stati ben 66 (una percentuale del 17% in meno rispetto al 2011).
Anche nei quartieri fuori dal cuore della città i dati sono molto simili: le attività che hanno chiuso hanno superato il centinaio (114 attività chiuse pari al 16%), motivazione in più che conferma la problematica dell’intera città e che si sta espandendo anche alla provincia.
Treviso purtroppo, a parte i weekend in cui spiccano eventi di scala nazionale e che portano turismo e visite anche da altre parti d’Italia, il resto del tempo viene dipinta come una città sempre meno sicura: molte attività infatti hanno chiuso per lo sfinimento e per la paura di trovarsi la mattina una vetrina sfondata o danni di vandalismo, come è accaduto molto spesso.
Polemiche anche tra i politici locali
Il ministro Carlo Nordio si è conciliato con il primo cittadino di Treviso Mario Conte dopo giorni di polemiche sulla sicurezza a Treviso.
Nordio infatti aveva parlato di una città sempre meno sicura e dei cittadini sempre più impauriti a passeggiare in centro.
Sono problemi che si sono sedimentati nel tempo, non è colpa dell’amministrazione attuale e delle forze dell’ordine ma di una mancata integrazione: tanti anni fa bisognava prendere in considerazione tutte le conseguenze e i risvolti negativi.
Il ministro Carlo Nordio ci ha tenuto a chiarire: “ho espresso quello che molti trevigiani, compreso l’ex sindaco Gentilini, esprimono: cioè la preoccupazione di una città che di tanto in tanto è vittima di queste bande che non si sono integrate”.
La polizia locale dotata di armi aggiuntive
Le problematiche sempre più frequenti della provincia di Treviso hanno portato già nei mesi scorsi ad un rinfoltimento delle armi in dotazione della polizia locale. Ad esempio la pistola semiautomatica Glock 17.
Le province limitrofe sono state tra le prime a fornire agli agenti anche il taser: lo strumento simile ad una pistola utilizzato per immobilizzare un potenziale aggressore dopo un iniziale stordimento.
Come si fa a rendere una città più sicura
In ogni città, tutti i cittadini vogliono sentirsi al sicuro nell'accedere e usare uno spazio pubblico a qualsiasi ora del giorno.
La progettazione per la prevenzione della criminalità deve rendere luoghi e gli spazi pubblici più sicuri, a patto che ciò avvenga in un modo che non privi lo spazio pubblico della sua particolarità o degli elementi di cui le persone vogliono godere.
Una città sicura è un vantaggio per tutti: se un quartiere è sicuro e con un basso tasso di criminalità, i cittadini usciranno e si incontreranno. Consumeranno beni e servizi. Incontreranno nuove persone. Interagiranno. La vita prospererà e con essa, gli affari e il buon vicinato.
Ma la sicurezza è un bisogno umano così fondamentale che abbiamo sviluppato istinti enormi per capire se uno spazio è sicuro o meno.
Se non ha tutto ciò di cui abbiamo bisogno per farci sentire al sicuro, non ci spingeremo ad esplorare nuovi quartieri
E se i quartieri ritenuti “criminali” continueranno a rimanere tali, le strade saranno vuote. Se le strade saranno vuote, sembreranno ancora meno sicure.
La visibilità potrebbe aiutare, un buon sistema di illuminazione notturno infatti:
- Invoglia le persone a camminare per strada.
- Rende più facile per i residenti vedere cosa sta succedendo e quindi monitorare la strada.
- Consente agli occhi di vedere più lontano, consentendo così più testimoni in qualsiasi momento, qualora accadesse qualcosa di negativo
La mancanza di visibilità è una delle tante ragioni per cui i parchi sono in realtà luoghi di criminalità: meno sono illuminati e più lontani sono dagli edifici (e quindi dai potenziali testimoni), più è rischiosa un'area.
Le città dovrebbero anche evitare di costruire strade con scarsa visibilità, come vicoli senza finestre o molto traffico pedonale.
Una soluzione? I sistemi di sicurezza per la vendita al dettaglio
In particolare per i negozi, che sono stati vittima di atti di vandalismo, una soluzione sono i sistemi di sicurezza per la vendita al dettaglio: possono creare un ambiente sicuro e prevenire i furti. Grazie ad un sistema integrato di telecamere e analisi report basati sull’AI in tempo reale, i titolari e i dipendenti dei negozi si sentono più sicuri e l’intenzione di chiudere l’attività si fa una prospettiva più lontana.
Per la sicurezza nei negozi le opzioni sono numerose e adattabili alle esigenze dei diversi commercianti: lettore smart, lettore video pro, unity video (una piattaforma di gestione video intuitiva e basata sull’AI), telecamere fisheye o multisensor e molto altro per ottenere un controllo completo e avvalersi delle più recenti strategie di prevenzione dei furti e degli atti di vandalismo.