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14 febbraio 2025

Treviso

Treviso, park Vittoria: è scontro in consiglio comunale

L'opposizione all'accatto: "Faremo tutto il possibile per non lasciare questa eredità alla città". De Checchi: "Questa è l'unica scelta possibile"

| Isabella Loschi |

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consiglio comunale Treviso

TREVISO - Lo scontro sul park Vittoria a Treviso, al centro del dibattito nel consiglio comunale di ieri sera a palazzo dei Trecento. Tre ore di interventi e discussioni con i consiglieri del Pd, lista De Nardi e Treviso Civica a ribadire a gran voce la loro contrarietà ad un progetto “vecchio, che guarda al passato e condanna la città a convivere per 60 anni con un parcheggio interrato”.

Senza contare, ha aggiunto la consigliera Carlotta Bazza (Pd) “del danno ai commercianti della piazza e dell’intera zona che almeno per 4 anni dovranno convivere con un cantiere e non sono mai stati interpellati”. “Non bastano 4mila firme dei cittadini per capire che quest’opera assurda non va fatta?” Ha detto il consigliere Giorgio De Nardi riferendosi alle sottoscrizioni raccolte dalla petizione online promossa dallo stesso, con cui si chiede di fermare il park da 430 posti.

A replicare alle opposizioni dopo dopo i consiglieri di maggioranza che hanno sostenuto il progetto, è intervenuto l’assessore alla mobilità, Andrea De Checchi che ha ricostruito le tappe che hanno portato al via libera al park Vittoria. “Tralasciando il fatto che noi crediamo nel park Vittoria, questa è una scelta obbligata e l’unica possibile dal momento in cui la concessione è stata firmata in esito ad una gara assegnata ma mai impugnata, con effetti obbligati”. “C’è un contratto firmato dalla giunta Manildo e noi abbiamo dovuto rispettarlo. Non si possono cambiare le regole”, chiarisce. “Spostare il parcheggio prevede di pagare una penale, di acquistare un immobile non pubblico, di rifare una gara, il tutto per circa 8milioni”. “Non si può chiedere a Parcheggi Italia a fare un nuovo progetto in altro ambito. Questo va fatto, non altro. E la migliore delle cose che potrebbe succedere così è finire direttamente davanti alla Corte dei conti, e nessuno qui ne ha intenzione”.

Infine, il sindaco Mario Conte: "Rispetto chi ha una visione diversa e chi ha sottoscritto la petizione, condivido la preoccupazione delle attività commerciali, non verranno lasciati soli o isolati, incontreremo le associazioni che hanno a cuore il bene della città".

 


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Isabella Loschi

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