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28 marzo 2024

Treviso

Treviso, oltre 14mila giovani senza lavoro: "Serve un piano per aiutarli ad avviare nuove imprese"

Per quanto riguarda il lavoro dipendente in Veneto da inizio anno sono stati guadagnati 71.500 posti

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Treviso, oltre 14mila giovani senza lavoro:

TREVISO - I dati di agosto confermano i segnali di miglioramento del mercato del lavoro in Veneto. Secondo i dati della Bussola di Veneto Lavoro, le assunzioni fanno registrare volumi simili a quelli pre pandemia (34.900 contro 33.300), con una crescita pari al 5% e diffusa alle principali tipologie contrattuali di lavoro dipendente.

Il tempo indeterminato segna un incremento pari al +2%, +3% per l’apprendistato e +6% per il tempo determinato, che continua quindi a crescere dopo le difficoltà riscontrate nella fase più acuta della crisi. Nonostante la lieve flessione registrata ad agosto i posti di lavoro dipendente guadagnati da inizio anno sono complessivamente 71.500, un valore ormai prossimo a quello del 2019 (+77.000). Segnali positivi si registrano per l’occupazione femminile (+6%), mentre la crescita, pur presente, nelle assunzioni dei giovani è minore rispetto a quella delle altre classi di età (+2% rispetto a +7%).

Per quanto riguarda i givoani i dati della disoccupazione al 30 giugno 2021 nella Provincia di Treviso parlano di 14.100 giovani senza lavoro, sul totale di 66.425 persone inoccupate o disoccupate. Per la Cna si tratta di “un bacino ricco di risorse da poter riattivare usando le leve giuste per dare futuro al nostro territorio: un futuro di occupazione e benessere”. Una di queste leve è, per l’associazione di categoria, l’uso dei fondi del Next Generation Eu.

“Siano utilizzati per incrementare la propensione all’auto-imprenditorialità nelle giovani generazioni: il futuro dell’economia del nostro territorio è infatti strettamente legato al rilancio del lavoro autonomo”.

“Bisogna abbattere le barriere di accesso alla costituzione di nuove imprese, agendo per lo meno dove si può ovvero sulla normativa, sull’accesso al credito e sulle agevolazioni fiscali - spiega Luca Frare, presidente di Cna territoriale di Treviso. Servono semplificazione e uniformità delle procedure burocratiche nei diversi territori nonché  forti agevolazioni per l’imprenditoria giovanile. Servono inoltre progetti e fondi dedicati al passaggio generazionale nelle imprese, anche tra titolari e propri dipendenti e “contagiare” i giovani con la passione per il lavoro artigiano che noi artigiani abbiamo. La Marca Trevigiana si è sviluppata grazie allo spirito imprenditoriale. Le piccole imprese sono un patrimonio straordinario del nostro territorio dove si impara un mestiere e si gettano le basi per un proprio futuro imprenditoriale sicuramente impegnativo ma che può essere ricco di soddisfazioni”.

 


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