Treviso, fermento a Sant’Agostino con l'apertura di nuove attività
Lungo la via del centro diversi negozi vuoti tornano a riempirsi
| Isabella Loschi |
TREVISO - Complice il coronavirus, che la scorsa primavera ha messo in ginocchio diverse attività del centro, e il caro affitti, a Treviso dopo il lockdown c’è stata una raffica di chiusure e trasferimenti di negozi e attività. Tra le vie principali dello shopping, a soffrirne particolarmente, è stata la centrale e trafficata Sant’Agostino, rimasta con diversi locali vuoti, dopo la chiusura del panifico, della caffetteria e della macelleria.
Dopo l’estate la situazione è cambiata, la via è tornata ad essere scelta dai commercianti, tanto che nelle ultime settimane in controtendenza rispetto ai mesi scorsi, ci sono tre nuovissime e originali attività che hanno aperto i battenti, come il primo pasta-bar di Treviso, “Etto”. La nuova avventura dell’imprenditore Michele Pozzobon, già anima di “Burici” e “Colonnetta”, ha preso posto nei locali messi a nuovo dell’ex panificio.
Subito a fianco un’altra curiosa e colorata vetrina. Si tratta della tea-room “Tanapertè”, per una pausa rilassante, che ha aperto i battenti la scorsa settimana. E nei prossimi giorni, sempre in via Sant’Agostino, dopo la farmacia, aprirà la nuova sede del negozio “Al Lavoratore”, ora in borgo Mazzini. Ma le aperture in città proseguono anche lungo il Calmaggiore, con negozi di abbigliamento, l’ultimo quello di “Nanà”.