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28 marzo 2024

Treviso

TREVISO DIVENTA INTERNAZIONALE

Il teatro comunale prende il nome di un famoso tenore italiano

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TREVISO DIVENTA INTERNAZIONALE

TREVISO - Il teatro di Treviso cambia nome e diventa Teatro Mario Del Monaco.

La nuova intitolazione rende omaggio al tenore toscano, morto il 16 ottobre del 1982, che aveva deciso di trascorrere tutta la sua vita a Treviso. La sua casa, Villa Lucia, è, infatti, a Lancenigo di Villorba, dove si trova anche il primo auditorium a lui dedicato.

Mario Del Monaco nasce a Firenze il 27 luglio del 1915, è ed considerato uno dei più importanti tenori degli anni ‘50 e ’60. Famoso soprattutto per il suo ruolo nell’Otello di Verdi e per il sodalizio artistico con Renata Tebaldi, fu il primo a esibirsi dopo la guerra al teatro Bol’soj di Mosca, e fu anche il primo a cantare in Giappone muovendo interesse per l’arte e la cultura occidentale. Lascia le scene nel 1975 e si ritira nella villa di Lancenigo con la Moglie trevigiana Rina Fedora Filippini, sposata nel ‘41.

Odino Marcon, presidente dell’assocazione “fans di Mario Del Monaco” racconta, uscendo dalla platea, che “ci sono voluti trent’anni per ottenere questa serata”. Oltre ad una pressione internazionale notevole.

“La spallata decisiva, infatti”, continua Odino Marcon, “è arrivata quest’estate, quando ho consegnato al comune le lettere che artisti, uomini di cultura e politici mi hanno scritto da tutto il mondo. Erano uomini e donne che si sentivano offesi nel non veder riconosciuta l’arte di Mario Del Monaco e chiedevano che la città gli rendesse omaggio. Ho ricevuto lettere anche dal Vaticano, dalla Russia e dall’America.”

E proprio due degli artisti che hanno scritto a Odino Marcon, hanno concluso la serata. Andrea Bocelli e Charles Aznavour hanno mandato un video messaggio in cui si congratulavano per la decisione del comune di intitolare il teatro “ad una delle voci più importanti del secolo scorso”.

La cerimonia è stata preparata in due momenti e in due luoghi diversi del centro città. A teatro, dove si accedeva con invito; e a piazza dei Signori, dove c’era una proiezione pubblica all’aperto.

In teatro è andato tutto bene. C’era quasi il tutto esaurito. La cerimonia era organizzata come una passerella di ospiti che, intervistati dalla conduttrice, Valentina Lo Surdo, raccontavano i loro incontri con Mario Del Monaco. Alle testimonianze dirette sono stati alternati video inediti, proiettati sul fondale del teatro, che aggiungevano particolari sconosciuti della vita dell’artista. Bellissima una frase di Renata Tebaldi, che dice “quando Mario usciva con il suo bel portamento, metà del biglietto era già pagata, e quando poi cantava Celeste Aida e prendeva il si bemolle e lo teneva dalla buca del suggeritore fino in fondo alla platea, anche l’altra metà del biglietto era pagata”.

Nel frattempo, però, in piazza dei Signori il pubblico era scarso e i posti a sedere erano per lo più vuoti. Due persone tra il pubblico confermano che l’evento è stato poco pubblicizzato, che sono mancate locandine e manifesti, e che avevano saputo della serata per caso, quella sera stessa.

“È un peccato”, continua uno degli intervistati che preferisce non dire il suo nome, “è un peccato che non ci sia stata maggior diffusione, l’evento avrebbe meritato maggior pubblicità”. Anche la via d’acccesso al centro era stata chiusa, ma è sembrata una decisione sbagliata visto il poco pubblico presente. In teatro, intanto, la cerimonia si concludeva con un piccolo incoveniente di forma. Al momento in cui la conduttrice chiama sul palco il sindaco Gianpaolo Gobbo per scoprire la dedica da affiggere fuori dal teatro, il sindaco non è più in sala.

In sostituzione, sono il presidente della provincia Muraro e l’assessore Zanini ad alzare il telo blu che nasconde la targa “TEATRO MARIO DEL MONACO – Treviso 27 aprile 2011”. La serata si conclude con l’inno d’Italia registrato da Mario Del Monaco nel 1961, in occasione del centenario dell’unità d’Italia. Ed è bello vedere che tutto il pubblico e tutti i rappresentanti della politica di Treviso, si alzano in piedi per ascoltare l’inno che Mario Del Monaco, l’artista trevigiano con padre napoletano e madre fiorentina, canta per tutta l’Italia.

Alessio Imbò

 



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