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13 dicembre 2024

Treviso

Treviso, beccati all'esame della patente con modem e microcamera nascosta: denunciati

Una 20enne e un 35enne sorpresi dagli esaminatori mentre cercavano di passare l’esame scritto con l’aiuto di un suggeritore esterno

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

microcamera nascosta

TREVISO - Cercavano di passare l’esame della patente di guida con l’aiuto di un suggeritore esterno e una microcamera nascosta sotto i vestiti. Ma grazie gli occhi attenti degli esaminatori della Motorizzazione civile di Treviso il progetto truffaldino è saltato.

Per questo una ragazza di 20 anni e un uomo 35 anni sono stati denunciati all’autorità giudiziaria di Treviso per vari reati che prevedono la reclusione fino a 4 anni. I due sono entrati per svolgere l’esame scritto e fin dall’inizio hanno destato sospetto per il comportamento nervoso e soprattutto perché armeggiavano continuamente dentro i vestiti. Per fugare ogni dubbio i funzionari della Motorizzazione hanno chiamato il pronto intervento del comando di polizia locale che ha inviato subito due pattuglie. In effetti sotto i vestiti gli agenti hanno trovato una cintura costruita appositamente per contenere una saponetta modem per telefonare all’esterno trasferendo le immagini che venivano inquadrate da un micro telecamera, anch’essa nascosta.

"in tre anni - spiega il comandante Andrea Gallo - siamo intervenuti una decina di volte per comportamenti sospetti da parte dei candidati ed in otto casi i sospetti si sono tramutati nell’effettivo tentativo di passare l’esame con mezzi illeciti. In un caso addirittura una donna per evitare la denuncia ha ingoiato l’auricolare con ricovero conseguente all’ospedale e rischio anche di provocarsi lesioni interne".

La collaborazione tra Motorizzazione civile dei Treviso e i vigili di Treviso è ormai consolidata da tempo. Ogni settimana infatti gli operatori che lavorano al laboratorio analisi documentale del Comando acquisiscono dalla motorizzazione patenti e carte di circolazione ed ogni altro documento che potrebbe essere falso sottoponendolo ad esami strumentali sofisticati per accertarne l’autenticità. In tre anni sono stati analizzati oltre 2500 documenti e circa una trentina sono state dichiarate false con successiva denuncia alla Procura della Repubblica.

 



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Isabella Loschi

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