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24 aprile 2024

Treviso

Treviso e altri 9 Comuni vincono il Bando Sprar: un milione per l'accoglienza

Aggiudicato il finanziamento ministeriale di oltre 1milione per due anni, Manildo: “Così accoglienza secondo regole chiare”

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Treviso e altri 9 Comuni vincono il Bando Sprar: un milione per l'accoglienza

TREVISO - Treviso, insieme ad altri 9 comuni ha vinto il bando Sprar, per l’accoglienza dei profughi. La comunicazione ufficiale è arrivata ieri da ministero dell’Interno. Il progetto prevede un piano di accoglienza diffusa per ospitare 50 profughi tra i comuni che hanno aderito con Treviso, ovvero Casier, Casale, Mogliano Veneto, Silea, Ponzano Veneto, Maserada sul Piave, Monastier, Preganziol e la cooperativa “La Esse”. I contributi ministeriali ottenuti è di 375mila euro per il 2016, e di 639mila per il 2017. Il costo complessivo del progetto che prevede l’accoglienza nei comuni aderenti è di 395mila euro per l’anno in corso e di 673mila per il 2017. Il cofinanziamento comunale è di 19.775 per il 2016 e di 33.728 per il 2017.

“Una buona notizia che va nella direzione che abbiamo da sempre sostenuto ovvero che il modello da seguire è quello dell’accoglienza diffusa – dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – creiamo così le condizioni per garantire i diritti della comunità che accoglie e per assicurare che l’accoglienza avvenga secondo delle regole chiare, così da evitare situazioni che potrebbero trasformare l’accoglienza in business”. In base alla circolare ministeriale emanata dal Prefetto Morcone i Comuni aderenti alla rete Sprar verranno alleggeriti da altre forme di accoglienza straordinarie, rispetto alle quali peraltro sindaco e assessore si sono già detti fortemente contrari: “Numeri minori in più luoghi, così da contemperare le esigenze tra chi accoglie e chi viene accolto”.

“Ora la cooperativa con cui l’amministrazione ha progettato il servizio continua nella ricerca di appartamenti in affitto che garantiscano quella diffusione dell’accoglienza che ci pare il fiore all’occhiello del progetto Sprar – dichiara l’assessore alle politiche per l’integrazione Anna Caterina Cabino - Si tratta solo del primo passo; i comuni aderenti alla rete e le associazioni che abbiamo già coinvolto saranno tutte impegnate nel tradurre il progetto in realtà attivando tutti quei percorsi di integrazione effettiva e di accompagnamento sul territorio. A fronte di 10mila posti e delle 221 domande presentate al ministero che davano copertura per circa 5mila posti non tutte hanno ricevuto il finanziamento – sottolinea l’assessore -. Il che dimostra che il progetto presentato da Treviso e dagli altri comuni in rete e dalla cooperativa “La Esse” è di qualità”.

“Finalmente una notizia positiva per un’accoglienza davvero diffusa, integrata in una rete di servizi e nei contesti territoriali e sottratta a logiche di speculazione economica - commenta Luca De Marco, segretario provinciale di Sel - “Ora che si è posto finalmente fine all'eccezione trevigiana, quella di non avere alcuna esperienza organizzata di accoglienza attraverso la rete dei comuni aderenti allo Sprar, bisogna spingere perché si moltiplichino iniziative analoghe”.

Anche perché nella Marca continuano ad arrivare nuovi profughi. Almeno 70 i richiedenti asilo assegnati in più a tutte le provincie dopo l’ondata di sbarchi registrata in questi giorni.

 


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