Treviso, addio a Ado Campeol anima delle Beccherie dove nacque il tiramisù
"Treviso perde un’altra stella della sua storia enogastronomica", martedì i funerali in Duomo
| Isabella Loschi |
TREVISO - Lutto nella ristorazione trevigiana per la scomparsa di Ado Campeol, patron delle Beccherie, storico ristorante del centro storico, in piazzetta Ancillotto, dove alla fine degli anni Sessanta è nato il tiramisù, il dolce al cucchiaio diventato poi uno dei simboli della cucina italiana.
Campeol si è spento giovedì all’età di 93 anni. Raccolto il testimone dal padre alla guida delle Beccherie insieme alla mamma e alle sorelle, nel 1954 sposa la sua amata Alba che entrò ben presto in cucina . Da qui iniziò il periodo d’oro delle Beccherie, punto di riferimento della cucina tradizionale preparata a regola d’arte. E proprio nel 1970 nel locale Alba Campeol e di Roberto "Loli" Linguanotto, partendo dal più semplice e comune “sbatutìn”, con tuorlo d'uovo e zucchero, modificarono la ricetta e diedero vita al tiramisù, ricetta poi certificata dall'Accademia del Tiramisù.
Per anni Campeol guidò l’associazione ristoratori, e fu presidente provinciale della Fipe.
“Con Aldo Campeol, Treviso perde un’altra stella della sua storia enogastronomica, che brillerà anche lassù. Aldo, la sua lunghissima attività di ristoratore, e le sue Beccherie, hanno attraversato decenni della trevigianità migliore, fatta di accoglienza e qualità, e di quel sorriso garbato che sul suo volto non mancava mai”, il ricordo del presidente della Regione Luca Zaia. “In casa sua, grazie all’intuito e alla fantasia della moglie, nacque uno dei successi dolciari più famosi al mondo come il tiramisù certificato dall’Accademia Italiana della Cucina. Ma chi, a Treviso o da fuori, non ha mai pensato, almeno una volta di andare a cena alle Beccherie, magari attratto dal bollito misto che fu per tanto tempo il biglietto da visita per antonomasia, oltre, naturalmente, al mitico dolce. Rivolgo a tutti i famigliari le mie più sentite condoglianze".
Ado Campeol lascia la moglie Alba, i figli Carlo e Marina, la sorella Carla, la nuora Francesca, il genero Franco, i nipoti Giulia con Federico, Stefano e Pietro. I funerali si svolgeranno martedì 2 novembre alle 15 nel Duomo di Treviso.