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28 marzo 2024

Treviso

TREVISO ABBRACCIA IL SUO NUOVO PASTORE

Ieri pomeriggio cerimonia d'ingresso del nuovo vescovo Gardin, un francescano che pensa agli ultimi

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

TREVISO ABBRACCIA IL SUO NUOVO PASTORE

Treviso - Treviso da ieri ha di nuovo il suo vescovo. Ieri pomeriggio una folla ha voluto salutare l’ingresso di Gianfranco Agostino Gardin in cattedrale.
Mons. Gardin, 67enne di San Polo di Piave, francescano, nella sua omelia ha ricordato i poveri, coloro che si trovano in difficoltà, gli ultimi, in pratica "I frati devono essere lieti quando vivono tra persone di poco conto e disprezzate, tra poveri e deboli, infermi e tra i mendicanti".

E' un passaggio dell'omelia pronunciata dal nuovo pastore della chiesa trevigiana lasciata vacante la scorsa estate da Andrea Bruno Mazzocato, destinato all'arcidiocesi di Udine. Mons. Gardin ha avuto parole anche per agli immigrati, "sono con voi venuti da lontano alla ricerca di una condizione di sussistenza dignitosa per la vostra vita e quella delle vostre famiglie", ma anche per chi è in difficoltà perché senza un lavoro.

"Sono con voi lavoratori - ha detto – specie con coloro che vivono situazioni angosciose di precarietà; con voi che patite la povertà, la malattia, la solitudine, o forme diverse di disabilità". Il nuovo vescovo è giunto in cattedrale dopo un viaggio iniziato a Padova, città in cui fu ordinato sacerdote nel 1970.

Alla liturgia nella cattedrale ha presenziato anche il patriarca di Venezia, Angelo Scola. "Ho intuito la presenza di un mondo che si fa carico di una società che è complessa, che deve affrontare problemi delicati e che non possono restare nascosti, primo fra tutti quello di un grande meticciato di civiltà" ha detto oggi, parlando della provincia di Treviso, il patriarca di Venezia lasciando l'incarico di amministratore apostolico della diocesi retto dalla partenza del vescovo di Treviso precedente, mons. Andrea Bruno Mazzocato, la scorsa estate.

"La Marca - ha aggiunto Scola - è per certi verso l'emblema del Veneto. Ho visto un clero zelante e dedito, con notevoli responsabilità. Io credo che come le altre province venete, ma con una sua singolarità - ha proseguito - la realtà di Treviso possa dare molto al futuro che ci attende e che noi affrontiamo con grande speranza ma anche con il realismo necessario per guardare in faccia alle situazioni pesanti in cui siamo tutti quanti immersi in questo momento di passaggio delicato".

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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