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24 aprile 2024

Montebelluna

Il trevigiano che abita a Mosca: "Qui mi sento più libero e meno straniero che in patria"

La testimonianza di un lettore originario di Volpago del Montello

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Il trevigiano che abita a Mosca:

VOLPAGO DEL MONTELLO - Un nostro lettore, Enio Bettiol, ci ha scritto dopo aver letto un nostro articolo sulla vita a Mosca durante la guerra. Nel pezzo Mauro (nome di fantasia) parlava del rapporto tra la vita nella capitale russa e i resoconti forniti dai media. Pubblichiamo qui integralmente l'intervento del nostro lettore, che è originario di Volpago del Montello e abita da vent'anni a Mosca.

"Ho letto quanto riportato da "Mauro" su Mosca. Anch'io vivo a Mosca da vent'anni e confermo tutto quanto scritto. Vorrei però aggiungere dell'altro sul tema "Libertà d'informazione". In Italia prima ed in tutto il web ora, tutti i siti Russi o che si rifanno ai media Russi sono stati bloccati. I media per contro, in deroga alle proprie norme, consentono l'incitamento alla violenza se indirizzata verso i Russi, Presidente Putin in particolare. Questo significa che migliaia di persone in giro per il mondo, colpevoli solo di essere Russi, non hanno accesso a delle loro fonti d'informazione, discutibili o meno che siano.

Questo accesso è impedito anche a tutti i media occidentali, ai quali non resta altro che attingere ad un'unica fonte. Principio contrario alla nostra decantata democrazia. Vediamo ora l'altra faccia, quella della "dittatura" dell'informazione Russa. Nelle televisioni Russe, anche quelle che si rifanno al Governo, abbiamo la possibilità di sentire tutte le campane. Per restare ai fatti contingenti, gli interventi dei Presidenti Zelensky, Biden, Macron, Erdogan, gli interventi all'Onu e tante altre voci, compresi programmi d'informazione Statunitensi, li sentiamo direttamente, senza mediazioni o intermediazioni interpretative.

Il dibattito successivo, dove spesso ci sono pareri contrastanti tra loro, avviene così: uno parla, dall'inizio alla fine, poi parla un'altro con lo stesso sistema, e così via. Io ascoltatore ho la possibilità di formarmi un'opinioni che potrebbe essere non corrispondente alla realtà ma sicuramente più lontano dalle falsità di quanto non possa essere informandomi dai nostri media. Anche gli interventi del Presidente Putin non sfuggono a questo metodo. Io, colpevole di essere"Italiano", raramente ho la possibilità di ascoltare con le mie orecchie e valutare con la mia mente le idee e le intenzioni dei nostri rappresentanti Politici, a partire dal Presidente Mattarella in giù.

Sembra che o non si ritenga l'italiano medio in grado di valutare con la sua testa, oppure che si tema proprio che lo faccia. Io, in vent'anni di Russia, non ho mai avuto qualcuno che mi dicesse come devo pensare o cosa devo dire. Al contrario, in quanto Italiano, ho avuto sempre manifestazioni di interesse e curiosità per un punto diverso di vista. Attenzione: la Russia non il paese perfetto (che penso non esista), ma un paese normale con tutti i suoi problemi e contraddizioni. Eppure, sentimento condiviso da parecchi connazionali che vivono qui, mi sento più libero e meno straniero che in Patria".

 

Leggi anche: 

"Vi dicono che a Mosca c'è il caos, ma non è così. Vi raccontano quello che vogliono"

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